Analisi di una comunicazione controcorrente
Siamo ormai giunti alla metà di gennaio, un mese storicamente ricco di uscite, basti pensare agli ultimi anni con le uscite di “Rockstar”, “Status”, eccetera eccetera. Questa prima metà povera di uscite smentisce però ciò che ho appena asserito; ma mentre mi guardavo intorno per scovare un argomento da trattare mi sono imbattuto in una notizia riguardante l’apparizione in giro per Torino di simpatici manifesti su Matteo Salvini, raffiguranti l’ex ministro degli interni nelle vesti di un cinghiale, con addosso una maglia della polizia e le provocazioni “prima i cinghiali” e “vota Matteo Suini”.
Cosa c’è di nuovo? I soliti scontri mediatici tra fazioni con ideali differenti. Invece no. Il manifesto in realtà è stata una trovata geniale per promuovere l’uscita del singolo di un artista emergente di Torino.
Rumo, l’artista in questione, si è forse trovato tra le mani una situazione più grande di lui. Le immagini provocatorie non sono passate inosservate e la notizia, oltre ad esser stata riportata da diversi quotidiani, è stata riportata persino dallo stesso leader della Lega Nord, il quale non ha minimamente perso tempo utilizzando i manifesti incriminati per fare propaganda e per sfamare i suoi seguaci, affamati di indignazione. Il contenuto del manifesto, così come del brano, tocca la pancia dell’italiano medio e alza la soglia dell’attenzione anche oltre le proprie zone d’interesse.
La strategia di comunicazione scelta da Rumo e dal suo team cavalca sicuramente l’esposizione mediatica che assicura la ri-condivisione social da parte di Matteo Salvini, nonostante questo però l’idea risulta controcorrente rispetto alle strategie più comuni per annunciare l’uscita di un singolo, come la semplice alimentazione dell’hype tramite stories su Instagram o un freestyle che anticipi il singolo ufficiale
Il singolo “Il Carnevale degli animali” è uscito il 15 gennaio, pochi giorni dopo l’eccentrica iniziativa. Il titolo, così come i riferimenti alla natura e agli animali all’interno del brano, sono un chiaro riferimento all’omonima opera del compositore francese Camille Saint-Saëns, risalente al 1886. Il contenuto del testo è quasi totalmente dedicato ad una critica socio-politica del nostro paese, in parte velata dal camuffamento di riferimenti ai personaggi pubblici. Allusioni così esplicite non sembrano essere un caso isolato per la new entry di RKH, Rumo, il quale in seguito all’uscita del singolo ha annunciato il nuovo ep in uscita il 29 gennaio, del quale “Il carnevale degli animali” sembra essere solo un assaggio. Dopo la peculiare iniziativa, Rumo dovrà esser bravo a sfruttare quei 15 minuti di popolarità, tanto per citare Andy Warhol, o quanto meno la curiosità che aleggia intorno al suo progetto, cercando di distinguersi dai tanti fuochi di paglia, poiché il talento c’è ed è sotto gli occhi di tutti.
Di Simone Locusta
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