Quando ci fu la riconciliazione pubblica a San Siro mi aspettavo saremmo arrivati a questo momento.
Ero sicuro che avrebbero strizzato gli occhi al pop punk del quale si parla tanto in questo periodo.
Ero sicuro anche del periodo. Non ho sbagliato nulla, tranne una cosa: ero sicuro che mi avrebbe fatto impazzire.
Parliamoci chiaramente, tanti rapper in italia hanno cercato di buttarsi sul punk visto il ritorno di tendenza che il genere sta avendo negli ultimi anni, i risultati sono stati altalenanti, se da un lato gente come J-Ax, con il suo meraviglioso Uncool & Prould, o Naska, con il disco d’esordio Rebel, sono stati perfettamente in grado di ricreare quelle atmosfere e quelle sensazioni, dall’altro si sprecano esperimenti falliti, non andati a buon fine o semplicemente sbagliati, penso a ANTI di Gionnyscandal o a Post-Punk di Gazzelle, ma, soprattutto tra i giovani, si possono elencare centinaia di tentativi, più o meno di qualità, e con i giovani si è anche più buoni, quindi si perdonano derive troppo pop o testi non proprio ispiratissimi.
Viola, l’attesissimo singolo di Fedez e Salmo
Ormai quella che sarà la nuova scena punk italiana, piena di rapper ironicamente, è delineata: Sad Ent., Naska, Novelo, Psicologi, Mandark e compagnia cantante stanno portando avanti una cultura complessa, pesante ed importante per la storia della musica. Si sforzano di svecchiarla, di renderla adatta al tempo senza snaturarla.
Quindi, quando due artisti affermati, forse i due più importanti artisti italiani del momento nel campo mainstream, che non hanno mai nascosto il loro background punk e che in passato, entrambi nove anni fa, ci hanno consegnato due capolavori, annunciano un pezzo pop punk, non posso che esserne entusiasta. E con me tutto l’internet è esploso, sui social non si parla d’altro, leggo di gente che dice che i due artisti manderanno la trap nel medioevo, che apriranno il concerto dei Blink-182 a Bologna l’anno prossimo, che faranno un disco insieme… e capisco perché la gente è così fomentata, io personalmente sto aspettando questa collaborazione da quando litigarono, avendo sempre sostenuto che sono due facce della stessa medaglia.
Poi finalmente esce Viola.
Non è quel che ci avevano promesso, non ha nulla a che vedere con quel che avevano suonato insieme in studio per teaserarci l’uscita. Il che non sarebbe un problema, se solo non fosse l’ennesima hit autunnale già sentita mille volte, l’ennesima pillola da buttare giù, addolcita dalle chitarre elettriche e dalla batteria incalzante, ma quello è.
Le due strofe raccontano di una relazione amorosa molto complessa e piena di litigi, però allo stesso tempo divertente e bellissima, dove è difficile capirsi ma quando ci si capisce è tutto rosa e fiori. Ovviamente si tratta di un parallelismo con le vicende personali dei due cantanti, ma anche di un modo per rendere la canzone più vendibile parlando d’amore nel modo più blando e semplice possibile.
La chitarra non diventa mai spigolosa, la batteria è incalzante ma non abbastanza ed il testo è di una banalità sconcertante.
Salmo e Fedez, volevate darci il Punk, ci avete dato i Finley.
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