“Universo” è l’ultima uscita che ha fatto impazzire i fan di vecchia data dell’hip hop italiano. Il pezzo senza infamia e senza lode non è nient’altro che l’“eterno ritorno” di una formula rap che, come certi amori, fanno dei giri immensi e poi ritornano sempre. Attesissimo è il ritorno alle produzioni di un mostro sacro come Deda; per più di quindici anni è stato il “demiurgo” che ha plasmato le strumentali dei Sangue Misto ma anche di titani come Kaos (di recente tornato con Chiodi) e Al Castellana. Il brano è stato presentato in anteprima da Fabri Fibra al suo ultimo live milanese, il rapper marchigiano ha addirittura annunciato Deda sul palco usando queste parole “Quest’uomo è colui che mi ha spinto a fare rap”; una frase che lascia poco spazio alle interpretazioni.
Ora proviamo per un attimo a riavvolgere il nastro della carriera di Deda, sia per i fan della prima ora sia per i veterani che potranno godersi con malinconia questa vera e propria lezione di storia; Deda nasce musicalmente nasce nella crew bolognese Isola Posse qui conosce Neffa e DJ Gruff, con i quali non nasce un semplice sodalizio ma una vera e propria fratellanza. Il triumvirato dà origine ai Sangue Misto: è la genesi del rap italiano. SxM disco d’esordio del gruppo è il Big Bang che dà origine all’universo rap; diventa un cult dell’hip hop nostrano, una pietra miliare sia per gli ascoltatori che per i collezionisti (il vinile della prima edizione è tra i più richiesti sul mercato), le influenze del gruppo si fanno sentire tutte nel brano uscito questo venerdì. Ma Deda non è solo questo, con l’a.k.a. di “Katzuma” pubblica numerosi dischi strumentali che hanno come fulcro generi come il funk e l’elettronica, l’ultimo uscito proprio quest’anno. Il ritorno alle scene rap per Deda era stato già anticipato dalla produzione del brano “La calma” di Frah Quintale, non a caso il pezzo è proprio un omaggio ai Sangue Misto.
E poi c’è Neffa…. oltre alla fratellanza con Deda, il rapper di Scafati ha stretto negli anni un lungo e intenso sodalizio artistico con Fabri Fibra iniziato con Turbe Giovanili (album d’esordio del Fibra solista nato proprio grazie all’aiuto di Neffa) e proseguito fino ad oggi, Neffa difatti è presente anche in Caos ultima fatica del rapper marchigiano.
“Universo” è il featuring anni ‘90 dei tuoi sogni ma uscito solo nel 2022, il brano infatti potrebbe benissimo essere stato registrato nel 1994 ed essere rimasto inedito fino a questo venerdì; il synth dal retrogusto anni ’80 accarezza note più funk e ci riporta indietro nel tempo, Deda prende le parti del Doc di Ritorno al Futuro, accende la DeLorean e supera le 88 miglia orarie: direzione 1990. In un panorama musicale dove sembra esistere solo il nuovo che avanza, “Universo” è il vecchio che ritorna e lo fa anche bene, l’hype e l’ansia dei numeri sembra non toccare questa traccia che invece celebra un romantico idilliaco passato: “Ancora scrivo, ma gli streaming non li conto/Fascinato dai graffiti, mi son perso nello sfondo” racconta infatti Fabri Fibra nella sua strofa. Ma la “direzione giusta” del brano ce la dà ovviamente Neffa nel ritornello, che non a caso apre “Universo”, ci riporta al rap inteso come poesia quotidiana qualcosa da (de)scrivere giorno per giorno lontano dalle fatiscenti storie di oggi
“Questi giorni sono pagine, poesie da scrivere”.
Deda, Neffa, Fabri Fibra – Universo (2022)
Usando un’iperbole cinematografica Universo, tra le recenti uscite, è un neorealismo pasoliniano in un mare di Christopher Nolan. C’è però da chiarire una questione: Universo non è il ritorno dei Sangue Misto né tantomeno segna il risorgimento del boom bap, ma semplicemente è un modo nuovo e maturo di guardare al passato, Fibra in questo ci riesce molto bene, i suoi ultimi interventi al microfono mi hanno sempre consegnato l’idea di un Fabrizio più riflessivo nei confronti del passato come a dire “il tempo passa lo so bene ma fare rap resta l’unica cosa che mi tiene vivo”. Il brano ripropone numerose citazioni e riferimenti ad album del passato dei tre artisti, proprio come ci suggerisce il titolo; Universo è l’”universo” del rap italiano ed al suo interno troviamo galassie, pianeti e le nebulose che hanno fatto la storia di questo genere.
Tirando le somme Universo è un pezzo senza età, ci restituisce tutto il Groove della vecchia scuola senza il rischio di suonare vecchio o noioso anzi suona in maniera fresca, paradossalmente nuova. Mentre ci lasciamo accarezzare da questo “vento del ricordo” che è come leggera brezza nel deserto ci auguriamo che per Deda questo singolo sia solo l’inizio di una nuova avventura discografica, curiosi anche di ascoltare cosa ci può proporre, in un rap game che è più che mai cambiato dalla sua assenza.
Di Francesco Rapuano
Nessun commento!