Nella mitologia celtica il corvo era un animale dal piumaggio argenteo, quasi bianco come la neve, nonché compagno più fidato di Lúg, divinità legata al sole, protettore dei mercanti, dei viaggiatori e dei ladri.
Secondo il mito irlandese, il dio affido al corvo il compito di vegliare sulla sua amata, per proteggerla dai corteggiamenti degli altri uomini.
Il volatile non solo fallì, ma venne convinto dalla donna a coprirla dinnanzi alla divinità. La divinità che però scoprì il tradimento e costrinse l’animale a cambiare il suo piumaggio candido in un velo scuro e tetro ed a servirlo per l’eternità, finché non avrà riottenuto la sua fiducia e con essa il suo chiaro colore originale.
Da dove deriva il soprannome Corvo per Dargen D’Amico?
Corvo D’Argento, oltre che il protagonista del mito Celtico, è il nome d’arte che Jacopo D’Amico (oggi Dargen) usò nel suo primo progetto hip hop: 3MC’s al Cubo.
Il progetto, realizzato con Fame (oggi Jake la Furia) e il Guercio (oggi Guè Pequeno), non era altri che la versione embrionale dei Club Dogo.
Analogamente al corvo leggendario, Jacopo, ormai noto come Dargen D’Amico, ha saputo brillare grazie alle sue incredibili doti che lo distinguevano da tutti i suoi colleghi. Sia nei suoi progetti undergroung come “CD“, che in quelli mainstream, come “Vivere Aiuta a Non Morire“.
Durante quegli anni il buon JD ha incanalato molte collaborazioni importanti, partendo dai Two Fingerz, che insieme a lui lanciarono la prima ondata dell’Hip House, arrivando a Fedez, passando per Marracash, Fabri Fibra, Ghemon, J-Ax, Claver Gold, Murubutu e addirittura Max Pezzali ed Enrico Ruggeri.
Un fattore interessante della carriera del Nostro è il suo concept: il suo primo disco solista, completamente autoprodotto nella sua “cameretta”, “Musica Senza Musicisti“, ha dato inizio a un ciclo, ultimato con “Variazioni” del 2017(dove appaiono artisti ai tempi sconosciuti, come Izi, Rkomi e Tedua), prodotto interamente dalla pianista Isabella Turso, è stato definito dallo stesso Dargen “Musica coi Musicisti” annunciando che sarebbe poi tornato a produrre musica nella sua cameretta, producendo un risultato non entusiasmante che si è rivelato anche il suo più grande flop commerciale, il disco “Ondagranda“.
Un altro arista molto legato all’Mc milanese è il sopracitato Fedez, con il quale ha inanellato varie collaborazioni, tra le quali la hit commerciale “Bocciofili”.
Da qualche anno entrambi navigavano in cattive acque, ma sembrerebbe che con il nuovo incrociarsi delle loro strade, siano rinati entrambi: collaborando hanno realizzato il brano di Fedez “Problemi con tutti (Giuda)“, che per la prima volta da circa il 2015 è stato accolto sia dalle radio che dalla scena in modo assolutamente positivo, ridando credibilità ad un Fedez che sembrava alla deriva della musica pop, fautore di prodotti di qualità ma che comunque non avevano nulla a che fare né con l’hip hop né coi suoi lavori passati indiscutibilmente superiori.
Nello stesso giorno, l’ex Corvo D’Argento pubblica il singolo “Abbastanza“, secondo estratto del suo nuovo progetto, brano introspettivo che ricorda i fasti del bellissimo CD‘ e che sembrerebbe un ottimo punto di partenza per una nuova scalata verso le vette di un tempo.
Non solo Dargen ha riportato la sua qualità ai livelli di un tempo, ma ha contribuito alla redenzione di Fedez, che forse il Corvo stia per tornare del colore delle nuvole?
Di Giordano Conversini
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