Quando il 5 luglio del 2011 Purple Swag venne pubblicata su YouTube una generazione intera di ascoltatori si fermò. In quel ragazzo di Harlem e in qual brano c’era uno stile che non poteva essere ignorato: un beat lentissimo, quasi etereo, una voce modificata verso tonalità vertiginosamente basse, un’estetica psichedelica in cui il viola della codeina la faceva da padrone.
A$AP Rocky cantava di Harlem, raccontava la fame dei blocchi di New York ma non sembrava avesse niente a che fare con quel mondo. La codeina, l’uso sfrenato di droghe, una realtà in bilico tra la vita vera e la traphouse creavano un immaginario che faceva la spola tra il gangsta rap della Grande Mela e l’horror rap del Sud: termini come thang, trill, lean, intrinsecamente meridionali, tratteggiano un profilo artistico a metà tra Nas e i Geto Boys.
Influenced by Houston, feel it in my music
10 Anni di Live.Love.A$AP
Purple Swag sarebbe stato un terremoto nell’hip-hop mondiale, e A$AP Rocky, con il suo primo mixtape Live.Love.A$AP, sarebbe stato tra i primi pionieri mainstream di quell’immaginario trap che oggi conosciamo così bene.
Quel progetto, fino a qualche giorno fa disponibile solo su YouTube, in occasione del suo decimo anniversario è stato pubblicato su tutte le piattaforme streaming. Il mixtape, disponibile ovunque dal 29 ottobre, si ripresenta al grande pubblico leggermente modificato nella sua tracklist originale. Il rapper rimuove alcuni pezzi e aggiunge Sandman, un brano inedito, prodotto da Clams Casino, la mente dietro il suono tanto iconico del progetto peculiare.
L’LP sembra una contraddizioni in termini: nonostante fosse il progetto di un emergente portava l’attitudine di un veterano; nonostante Rocky non avesse se non qualche singolo alle spalle, sputava barre con la convinzione di chi di dischi ne aveva pubblicati dieci.
tell my niggas quit the bitchin’, we gon’ make it in a second
L’ostentazione di una vita al limite, tra sesso e allucinogeni, e il tempo consumato in simbiosi con la sua crew sono il filo rosso di un album che fa della sua mancanza di contenuti la sua forza.
my ignorance is still a bliss
Live.Love.A$AP ci conduce nel trip psichedelico di A$AP Rocky, in un universo tanto informe quanto definito, tanto fumoso, quanto terribilmente credibile.
Quando ascolto progetto degli anni ’10 cerco di ritracciare le sonorità di quel decennio, gli elementi che renderebbero un prodotto squisitamente figlio di quel giro di anni. Ma con questo mixtape perdo sempre, il gioco non funziona. Ripubblicato nel 2021 suona come se fosse stato scritto quest’anno. Probabilmente, Live.Love.A$AP si sente molto più a suo agio oggi di quando fu pubblicato per la prima volta 10 anni fa. Tanti auguri Rocky, lunga vita a te.
Di Francesco Palumbo
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