Il 2016 è un anno di cambiamento. È ridondante, quasi lapalissiano, ricordare i grandi stravolgimenti che la nuova generazione di rapper porta in tutta la scena rap italiana, un cambio comportamentale prima che musicale.
La nuova generazione di quegli anni fissa un punto di rottura con il passato, a pensarci ora, il 2016 sembra essere stata una grande allucinazione collettiva, un effetto Mandela fatto da: futili guerre civili tra i fantomatici trapper e i rapper più puristi, 808, Charlie Charles che non ne sbaglia una e Sfera che non conosce i SangueMisto – uno dei momenti più punk del rap italiano secondo chi scrive-.
In tutto questo nuovo brodo primordiale, anche Gemitaiz cambia. Passa inconsapevolmente da essere un veterano dell’underground a uno dei rapper più in voga nella penisola. Con “Nonostante Tutto” Gemitaiz fa il salto, il grande pubblico scopre il rapper romano grazie a hit come “Bene” e “Scusa” e anche “Quello Che Vi Consiglio 7” diventa uno dei progetti più attesi di quell’anno.
Preannunciato dal videoclip de “Il Primo” rilasciato a metà dicembre, “Quello Che Vi Consiglio 7” viene rilasciato in freedownload alle soglie del nuovo anno, il 30 dicembre 2016.
“Frate’ questo è quello che vi consiglio
Gemitaiz – Intro (QVC 7, 2016)
Quest’anno è il volume 7
Smettetela di fare le marionette
Tanto alla fine non cambia niente
Sì che faccio ancora un mixtape
Sì che schiaccio ancora sui breaks”
Al di là della provocazione contenuta nel titolo, il mixtape del rapper romano è un progetto di frontiera. Il settimo capitolo, tra le altre cose, è l’ultimo QVC rilasciato completamente in freedownload. Dall’ottavo capitolo per alcuni singoli, ma soprattutto dal nono, anche i mixtape di Gemitaiz cambiano contenitore passando allo streaming, perdendo un po’ l’aura da “mixtape” e avvicinandosi di più al classico album, con tanto di tiratura in CD e Vinile.
In questi termini “QVC 7” come ultimo “vero” QVC prende più forma. Il settimo capitolo è uno dei più avanguardisti, Gemitaiz -soprattutto nei mixtape- è stato sempre l’innovatore di sé stesso, ma in questo settimo episodio è tra i primi che capisce qualcosa, un mantra che sarà chiaro a tutti solo dopo l’exploit della gen 2016: bisogna innovarsi per non soccombere.
Nel progetto, Gemitaiz cuce un mosaico rappresentativo del 2016, mescolandosi con l’avanguardia portata avanti dalle nuove generazioni gioca con strumentali edite ed è qui che diventa un vero e proprio hitmaker. In fondo chi più di lui poteva capire quel movimento che era la trap, lui che come la nuova generazione, con i precedenti QVC, cercando di portare qualcosa che in Italia non c’era, aveva sempre guardato all’America.

Il valore culturale di questo mixtape passa anche da questo: Gem sa innovarsi senza snaturarsi e senza perdere la titanica caratura lirica che l’ha sempre contraddistinto. Tra hit e tracce più leggere troviamo vere e proprie perle come “Outro (Insegui i Sogni)”, “Essere Vero” ma soprattutto “Il Primo”. Una delle migliori tracce di Gemitaiz in tutta la sua carriera, a metà strada tra un soliloquio e una lettera d’amore all’hip hop e al pubblico.
Niente è bello come sorprendere le persone (Nah)
Gemitaiz – Il Primo (QVC 7)
Io lo faccio con la voce e con le rime che il resto mi opprime
Tranne questa musica sublime (Ehi)
Il fruscio dei dischi vecchi che girano sulle puntine
Mischio le ultime emozioni con le prime (Huh)
E sogno un grande hip hop
Resto un giorno chiuso in studio a farle e sto
Tra una cassa, un rullante e un charleston
In QVC 7 Gemitaiz riesce a incidere perché crea un progetto spartiacque, congiungendo il modo di fare rap più old school di cui si è sempre fatto portavoce alle nuove sonorità della trap, creando dei veri e propri cult che vivono ancora oggi. Uno di questi è “Gigante”, traccia che vede la partecipazione di Caneda rappata su una delle canzoni simbolo del 2016, “Goosebumps” di Travis Scott.
“Gigante” pur non navigando nei mari delle piattaforme streaming diventa una delle canzoni più virali di quel periodo a tal punto da far credere a chi si era avvicinato al genere da poco che “Goosebumps” fosse una cover di “Gigante”.
“Stasera quando esci e sali in macchina alza il volume e metti questa qua. Musica per volare. La strumentale di Travis è secondo me una delle più belle del 2016, ho chiamato Neda perché sa calarsi bene in queste atmosfere e infatti non mi ha deluso neanche stavolta.”
– Gemitaiz, Facebook
Menzione d’onore per la strofa di Caneda. Il rapper milanese riesce di nuovo a fare la magia che aveva fatto con Guè ne “Il Ragazzo d’Oro”: una strofa chiusa con solo rime in -ante dal ritmo ipnotico e martellante unito da quel timbro cupo che l’ha sempre contraddistinto.
Chico, voi fumate una cartina, noi un atlante
Gemitaiz – Gigante feat. Caneda (QVC 7)
Amo le tipe in giro senza mutande
Mai carte di credito, solo contante
Lo zio Giò mi chiama ‘O Gigante
Ascolto Tommy Riccio “Nu Latitante”
In giro di notte Neda tipo Dante
Voi rap hip-hop, io rap ignorante
Le vostre tipe con me troie, con voi sante
Voi pippate, Escobar fumava piante
Milano fashion week, io mai elegante
Con il Greco e lo Zio Giò l’ISIS sta distante
Zio stammi lontano perché l’accendiamo grande
Ma non c’è solo “Gigante”, in QVC 7 Gemitaiz si diverte a cercare la hit in diversi modi. In “A Me Mi” con Achille Lauro crea un’altra traccia simbolo di quel periodo, con un ritornello difficile da dimenticare sopra la strumentale di “Fake Love” di Drake, o in “Fratè”, un brano dai toni chill e malinconici scritto sopra “So high” di Wiz Khalifa.
Nel 2016 il rappare sopra le basi degli americani assume un nuovo significato, portare le nuove tendenze oltreoceano significava evolversi, accettare nuove contaminazioni che in Italia ancora facevano fatica a prendere piede. Arrivato al settimo volume della saga, “Quello Che Vi Consiglio” inizia a cambiare. Ma di lì a poco sarebbe cambiato l’intero sistema del rap italiano, la musica sempre più fluida inizierà ad avere il canale streaming come unico medium tra gli artisti e gli ascoltatori.
Cambiato il mezzo cambierà anche la percezione, attraverso modalità di ascolto pigre con algoritmi che appiattiscono la voglia di cercare ancora la musica, “perché scaricare un mixtape quando esiste spotify?”
Così QVC 7 è stato l’ultimo “vero” QVC, un progetto che ascoltandolo oggi ha un sapore inconsapevolmente crepuscolare e di transizione. Narrando gli ultimi atti prima del totale cambiamento, Gemitaiz si evolve per non morire ma resterà sempre fedele a Davide.
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