Recensione di Mood
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Cosa si intende con il termine “mood”?
Spesso si associa ad un semplice stato d’animo di una persona o ad una determinata atmosfera che si crea in certi luoghi o situazioni. Questa definizione sarebbe terribilmente banale e semplicistica se utilizzata come chiave di lettura dell’ultimo progetto di Nayt, rapper romano classe ’94, il quale riesce a confezionare un prodotto molto introspettivo ed elaborato capace di parlare a chi sa ascoltare. “MOOD” viene alla luce il 4 Dicembre 2020, dopo molti mesi di silenzio e meditazione da parte dell’artista il quale ha evidentemente deciso di reinventarsi, sperimentare, ma soprattutto maturare amplificando la percezione di ciò che lo circonda per poter introiettare sensazioni e stimoli provenienti dalle sue esperienze.
Il “fil rouge” dell’album infatti è proprio il vortice di emozioni in cui l’artista viene trascinato grazie ad un analisi scaturita da un’attenta osservazione del mondo in cui si è ritrovato mettendo così in evidenza luci ed ombre di una società in cui non si rispecchia; razzismo, body shaming, maschilismo e politica vengono ampiamente trattati in tutto il disco, ma in particolare nell’undicesima traccia “Fuori fa paura” , la quale strizza l’occhio ai più nostalgici e amanti del rap a cavallo tra gli anni 90 e 2000 riuscendo comunque a svecchiare molte sonorità, risultando estremamente attuale. Nel disco sono presenti moltissime altre riflessioni e dubbi di carattere più personale in cui l’ascoltatore potrà facilmente rispecchiarsi ed empatizzare.
In aggiunta all’elevata mole contenutistica di MOOD è impossibile non citare l’indescrivibile lavoro di 3D, produttore da lungo tempo legato alla figura di Nayt con il quale sembra esser entrato in totale simbiosi grazie alla creazione di questo progetto. La varietà dei diversi tappeti musicali è sbalorditiva anche grazie all’inserimento di strumenti musicali (chitarre, sassofono e pianoforte) che danno vita ad un lavoro di produzione superbo capace di mettere in netta evidenza le doti da beatmaker del sopracitato produttore romano.
Il disco conta un’unica collaborazione con il rapper romano Mezzosangue il quale grazie ad un’attitudine perfettamente in linea con il brano “Lividi” , riesce ad arricchire magistralmente la traccia in questione. Infine dal punto di vista lirico e soprattutto metrico Nayt non delude sicuramente riuscendo a mantenere su ogni brano un livello tecnico a dir poco straordinario con cambi di flow, rime e incastri da capogiro.
Inutile girarci intorno: MOOD è un disco con la D maiuscola, un perfetto esempio della maturazione di un’artista che sicuramente non manca di inventiva, amore per la musica e amore per la cultura HH. L’ascolto è vivamente consigliato.
Di Alessandro Toso
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