“OSTIL3”, il progetto del collettivo 333 Mob, è una comunione d’intenti che nasce dal suo stesso titolo: l’ostilità verso tutto e tutti che diventa anarchia, sovversione, rovesciamento delle regole.
L’outro diventa intro, le aspettative vengono ribaltate, le accoppiate sorprendono, e tutti seguono l’idea di base del progetto perché, in fondo, sono diventati tutti ostili.
Voglio partire citando lo skit che apre l’ultima traccia, l’outro. Una vera e propria chiave di lettura dell’intero album messa volutamente alla fine, per fare l’opposto di quello che il pubblico si aspetterebbe, lasciandoci rendere conto dell’accaduto con un minuto di pura strumentale in stile Low Kidd: caotica, cupa, distorta.

Ostilità
“È da quando sono bambino che sento persone parlare di quanto ero troppo vivace. Poi, crescendo, in negativo: la pecora nera della famiglia, il ragazzo problematico, lo studente che non si applica e potrebbe fare di più. La realtà è che sono uno come tanti, stanco di sentire regole astratte che non vengono rispettate neanche da chi le impone. Non tollero nessuna forma di autorità, seguo solo il mio personale codicе etico e morale. Sono sеmpre stato e sempre sarò ostile.”
333 Mob – “OUTRO” (“OSTIL3”, 2025)
In queste parole si riflette il pensiero comune, lo stato d’animo, lo stile di vita di tutti i partecipanti (fatta eccezione forse per Fausto Leali, ma non serve che vi spieghi perché è un caso a parte), disillusi da una vita di delusioni che hanno saputo ribaltare attraverso l’ostinazione, i sacrifici e il duro lavoro. Tutti i rapper presenti all’interno di “OSTIL3” sono stati resi ostili da una vita troppo dura nei loro confronti, perennemente giudicati dalle persone “normali” perché diversi, sognatori, solo perché non si sono conformati alle linee guida della società.
Ostile significa letteralmente “contrassegnato o motivato da avversione”, in questo caso verso tutti, indistintamente. Chi ce l’ha con le autorità, chi con quelle persone che non hanno mai creduto in lui, chi verso un’industria musicale a cui non sente più di appartenere, chi verso tutti quelli pronti a giudicare senza alcun titolo per poterlo fare.
E qual è il modo migliore per andare contro a tutto e tutti? Continuare a fare di testa propria, come si è sempre fatto, fottendosi delle regole, delle linee guida, sorprendendo e facendo esattamente l’opposto di quello che la gente si aspetta. Alla fine gli darete ragione, ma nel frattempo avrete comunque fatto il cazzo che vi pare, e la vittoria in fin dei conti è questo. La libertà di fare esattamente quello che si vuole.
Da questi presupposti prende vita un progetto anarchico, senza regole, dove tutto è il contrario di tutto, dove tutti sono d’accordo su un punto: generare caos.
Anarchia
L’anarchia del progetto si trova in particolare nella struttura e nelle produzioni. Fin dall’intro ci accorgiamo come gli elementi sembrano cozzare, in “FETTY” per esempio sentiamo degli eleganti violini, accostati ad una batteria trap delle più crude, in “AMO TUTTO” vediamo Fausto Leali cantare d’amore. Niente di strano direte, se non fosse che lo fa su un beat da club ed è affiancato da Nitro.
“OSTIL3” è tutto così: è Izi che cambia un flow a barra, è Guè in modalità conscious che rappa su un campione uscito direttamente dalla musica elettronica, sono Lazza e Geolier che invece che cercare la hit da classifica che potrebbe carriare il disco fanno puro rap alla G-Unit.
“333 Mob
333 Mob – PERICOLOSO feat. Lazza & Geolier (“OSTIL3”, 2025)
Alzami tutto, bro
Che sono tutto G-Unit, J-Unit”
Sono undici tracce dove il filler non si sa neanche cosa siano, che scorrono fluide, lisce, lasciando perennemente sorpresi per le scelte fatte e curiosi per cos’altro aspettarsi, senza prenderci mai. Perché il caos è questo, è il contrario dell’ordine, l’opposto di quello che ti aspetti.
Le produzioni sono una continua contraddizione, eleganti e distorte, pop e trap, club e strada. È il pianoforte abbinato all’808 in “AMICI COME PRIMA”, i campioni che non ti aspetti, i bassi distorti da far esplodere i subwoofer.
In un mondo che cerca di regolamentare tutto, 333 Mob ha trovato il modo di creare un’alternativa. Ha trovato il modo di parlare indirettamente e attraverso la musica a tutte quelle persone forzatamente ostili verso il mondo, stanchi di adeguarsi per essere accettati.
“OSTIL3” parla a loro, sembra dire “guarda, puoi fare come ti pare, se ne sei convinto andrà bene”. È una scheggia impazzita nell’industria musicale che se ne frega di classifiche e certificazioni (che probabilmente arriveranno comunque vista la qualità del prodotto e i nomi coinvolti). Tanto loro volevano farlo così, volevano fare di testa loro, lo hanno sempre fatto. Perché cambiare proprio ora?
Nessun commento!