“MIXTAPE PLUTO” è il terzo progetto pubblicato nell’arco di questo anno dal Padrino di Atlanta, che dopo le due collaborazioni con Metro Boomin ha deciso di armarsi di munizioni pesanti e rivestire i panni del villain più spietato. Dal primo play le luci si spengono all’improvviso, gli 808 fanno tremare i muri e dalle strade ormai collassate spuntano androidi zuppi di una melma di colore rosa neon.
Un baleno, un istante di creazione che come la peggiore kriptonite trasforma Nayvadius DeMun Cash in un mostro a più teste che sputa laser caustici.
Quella di “MIXTAPE PLUTO” è una performance vintage, grezza, aggressiva, che non guarda alle hit o ad un’estetica attraente. Le barre sono crude, l’energia è delle più concrete, tanto che i fan più navigati concordano nel considerarlo un progetto che rientra nell’orbita di lontane ma ancora lucenti uscite come Monster e 56 Nights.
Quello che salta subito all’orecchio è l’agiatezza che Hndrxx dimostra su basi di questo calibro, sottofondi da drive-by strippati che pietrificherebbero chiunque si trovi dall’altra parte della canna che spunta dal finestrino oscurato:
My lil’ niggas, them on dumb shit, walk you down shit
Future – OATH (MIXTAPE PLUTO, 2024)
‘Til the gun click, I don’t post ‘em, put ‘em in no pics (Purple)
Run you down in rush hour like Jackie Chan, chopstick (Ooh)
I just bought a bitch with another bitch and they French kiss (Ayy)
I’m a misfit, ain’t goin’ nowhere without my biscuit (Oh)
I went rags to riches just goin’ ballistic (Pluto)
A questo punto della sua carriera, con i quaranta che hanno appena voltato l’angolo, Future dimostra di rimanere estremamente fedele al sound che ha contribuito a costruire e che da tempo si dimostra la principale ispirazione per molti artisti che abbracciano questo culto.
Le rime taglienti e letali si sposano perfettamente con lo stile mumble di barre che qua e là, Future si ritrova a borbottare come in “TOLD MY”. Tuttavia, di spazio per tracce come “Forever Eva” del vecchio “Beast Mode” (progetto uscito nel 2015), in cui sembrava rappare dopo essersi drogato al punto da sgraffignarsi permanentemente l’Area di Broca, non ce ne è moltissimo.
Delle 17 tracce di MIXTAPE PLUTO infatti, “PLUTOSKI” è l’unica in cui lo slime language prende il sopravvento, rievocando quel mumble rap di cui lui fu ed è il massimo interprete. Qui, sebbene le barre abbiano un potenziale altissimo, il ritornello scandito dai vari “wuuh” “eeehh” “uuhe uuheee” non sono particolarmente piacevoli, facendo diventare la traccia quella meno fruibile dell’intera performance.
Per il resto, il mixtape è decisamente solido. La produzione è stata primariamente gestita da Southside e Wheezy, due collaboratori di vecchia data il cui contributo è stato essenziale per riportare in vita un Future fino ad oggi “incubato”. Una sorta di mutante appena liberato dai suoi scienziati pazzi.
Gli adlib cadono come proiettili, segnano perfettamente le battute degli 808 aggiungendo così uno strato sonoro più intrigante, colorato e per questo sorprendente. L’energia è contagiosa, quasi inglobante, al punto da permettere a chi ascolta di entrare in una sorta di “sottosopra” in cui vivono tutte quelle creature respinte dal creato, che si muovono con assoluto controllo, consapevoli che quella dimensione gli appartiene. Le barre di Future sono i remi con i quali questa forma moderna di psicopompo, in full-designer, traghetta chi ascolta in una realtà pericolosa ed agghiacciante.
Spesso gli immaginari offerti da Future hanno girato intorno ad una narrazione delinquenziale, quella dei patti sanguinari, dei visi coperti, dell’anonimato. Non a caso, la prima traccia è un chiaro “omaggio” ad una delle figure criminali più citate dai rapper d’oltre oceano. “TEFLON DON”, il soprannome che rese famoso John Gotti per il suo record di processi evasi e battuti, diventa in “MIXTAPE PLUTO” il biglietto d’ingresso.
Got the rock poppin’ at the hotel
Future – TEFLON DON (MIXTAPE PLUTO, 2024)
Ready, run a play for a whole bail (How you get—)
‘Fore it hit the plate, make the house smell
Throwin’ up trays and Margiela
Once I’m in the chain, need an Advil (Freebandz, nigga)
Proseguendo, il mixtape attraversa poche altre fasi, passando per picchi di violenza e ferocia come in “BRAZIER” e “SKI”, per poi lasciarsi andare a momenti più rilassati come in “SURFING A TSUNAMI”: traccia in cui dà l’impressione di muoversi tra la folla amorfa, completamente assefuatto, in una notte rallentata dagli styrofoam zuppi di codeina.
A spezzare completamente il filo narrativo del progetto, o al contrario, a svelarne un substrato più veritiero ed emotivo restituendo un’anima ad un Future irreprensibile sono due tracce: “TOO FAST” E “LOST ALL DOGS”. Nella prima Hndrxx sembra lasciarsi andare alla consapevolezza di non essere in grado di costruire un legame solido con nessuna donna, girando da subito ad altissimi giri e finendo per schiantarsi. La seconda invece, a mio parere, costituisce uno degli highlights del progetto.
“LOST ALL MY DOGS” è una ninna nanna che però sa di risveglio, di pentimento, di nostalgia per chi: tentando di lasciare questo “sottosopra” ha perso sè stesso, sgretolandosi agli occhi di chi è sempre stato complice ma prima di tutto un fratello. Uno straziante tributo a chi ha tentato di farsi spazio con lui tra la melma.
Started to take advantage of these pills when he drill
Future – LOST MY DOG (MIXTAPE PLUTO, 2024)
I want to tell him, “Stop,” but it help him when he kill
Livin’ in the hills, but I can still feel the sadness
Comin’ from the bottom,
from the bottom of the trap
Instagram epidemic got bigger than crack
Poppin’ opioids, just trying to relax
Thought I was done with it, then got the news about you
All it made me wanna do is relapse
In definitiva, “MIXTAPE PLUTO” racchiude una performance completa di un Future in ottima forma, capace di muoversi in più atmosfere sonore senza suonare inadeguato o ripetitivo. Un resoconto di come fama, potere, denaro e amore si intreccino, lasciando il protagonista in balia dei fantasmi e deliri indotti di onnipotenza.
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