Quanto può essere difficile imparare a diventare forti?
È questo l’interrogativo che pervade la mente quando ci si appresta ad ascoltare Remmy in “Quando Piove, Diluvia”, secondo album ufficiale del rapper brianzolo, venuto alla luce dopo 5 lunghi anni da “Come il Mare d’Inverno”.
L’album si compone di 11 tracce le cui produzioni sono state affidate alle mani sapienti di 2P che, abilmente, ha saputo intagliare i tappeti musicali più vari, allo stile di scrittura più introspettivo e sentimentale del rapper.
All’interno possiamo trovare 3 ospiti: Nerone, amico di sempre dai tempi della crew milanese Microfili Click, Warez e Nitro.
Alta prerogativa viene data alla ricercatezza e introspezione nella scrittura che da sempre ha definito l’artista sin dai primissimi lavori.
Non manca la sperimentazione sia a livello di sonorità che di stili come possiamo notare in “Per un Po’” e in “Petrolio”.
Una delle caratteristiche che si può riscontrare all’ascolto è la versatilità dell’artista che riesce a destreggiarsi sulle musicalità più disparate, spaziando da tracce dalle tematiche più personali e sentimentali come “Spaceship” assieme a Nitro, a tracce più hip hop come ”Prendi Noi” in collaborazione di Nerone, o a “Trentasei” con Warez che rende la traccia un vero e proprio banger più affine alla trap.
Questa sua dualità artistica si evince fortemente in tracce come “Blood” in cui, da una parte troviamo l’animo più conscious ed emotivo, e dall’altra la sua anima più Rap, dove si carpisce la voglia di rivalsa e di affermarsi sulla scena.
Dalla title track introduttiva ci accorgiamo di quanto la sofferenza abbia destabilizzato l’artista che ormai vede solo negatività intorno a sé.
La fine di una relazione tossica, emozione già assaporata ampiamente nel primo progetto, ritorna più distruttiva che mai in “Giove” paragonata alla tempesta del gigante gassoso e assecondata dalla scrittura malinconica dell’artista che mostra tutto il suo potenziale emotivo in tutte le sue sfaccettature nel brano “Povero Diavolo”.
Se in “Forte”, traccia contenuta nel primo disco, l’incapacità di affrontare l’abbandono scuoteva sensibilmente l’artista mostrando tutte le sue debolezze, in “Forte, ora” ci regala un grido di rivalsa con cui si lascia alle spalle tutto il dolore subito, ritrovando la forza per reagire.
Fondamentale è la traccia finale “Non Mi Dispiace” in cui le barre si fondono ad un loop di pianoforte per poi culminare, accompagnati da chitarre e batteria, in un ritornello dalla potenza simbolica assurda dove taglia i ponti con il proprio passato e lascia andare via la causa di tutti i suoi dolori per poter finalmente andare avanti.
“Quando Piove, Diluvia” è tutto questo, ci mostra un Remmy che affronta la fine rapporto sentimentale cercando con tutto sè stesso di andare avanti, dimostrandoci di quanto il voltare pagina sia molto difficile e devastante.
Degno erede di “Come il Mare d’Inverno”, ma anche tanta maturazione ed evoluzione di un artista che non se n’è mai andato ma che, anzi, ha continuato a scrivere e migliorare interiormente per imparare davvero a diventare “forti”.
Nessun commento!