Recensione di X Questa Notte di Tredici Pietro
“Io darò me stesso, per il resto si spera”
Con questa frase d’epilogo di “Tredici”, ultima traccia dell’EP “Assurdo”, Tredici Pietro si scrollava, definitivamente di dosso, il difficile fardello di avere un cognome famoso e di conseguenza non essere preso sul serio. Facendo così, sceglieva di mettersi in discussione provando a ottenere il riconoscimento solo grazie alle sue forze e alle sue doti stilistiche.
A quasi due anni dal primo lavoro, dopo diversi singoli e collaborazioni che hanno consolidato la sua posizione nella scena, e dopo aver ottenuto ottimi riscontri da parte degli ascoltatori, Mercoledì 21 Aprile 2021 è stato pubblicato da Tredici Pietro “X Questa Notte”, nato dopo un lungo periodo buio fatto di incertezze e dalla costante ricerca di inspirazione da parte dell’artista.
Poche ore prime del suo rilascio, Pietro ha pubblicato sul suo profilo Instagram “13 FREESTYLE” accompagnato da un video formato da spezzoni di famosissime pellicole cinematografiche e film d’animazione che si susseguono sullo sfondo.
Interamente prodotto da Andry The Hitmaker, l’EP è formato da 7 tracce in cui in cui possiamo trovare tre ospiti degni di nota: Mecna, Nayt e Giaime.
La penna del rapper bolognese risulta, nell’interezza, in ottima forma e riesce ad amalgamarsi egregiamente con i tappeti musicali disposti da Andry caricando ogni traccia di toni suggestivi e atmosfere più buie e introspettive in linea con il concept della notte costantemente presente all’interno del progetto.
Sin dalla traccia introduttiva (INTRO) scorgiamo un Pietro più intimo e dalle liriche conscious ben ricercate in cui si mette a nudo narrando del difficile periodo vissuto, di come la musica l’abbia salvato dal baratro delle insicurezze non giudicandolo, ma continuando a tenerlo vivo.
“BOLO”, invece, è un vero e proprio inno verso la sua città natale e in cui tanti sono i riferimenti alla “Bolo By Night” di Inoki e ai suoi luoghi più suggestivi, comparando la vita spensierata vissuta a Bologna, alla freddezza di una città come Milano, per poi sfociare in un ritornello martellante e carico di significato.
“I portici a Milano sono così grandi
Quelli della mia sono un po’ più umani
Non ti senti piccolo a camminarci”
BOLO – Tredici Pietro
I tre featuring si adattano perfettamente all’ambientazione e allo stile di scrittura del rapper completandolo e apportando le proprie caratteristiche sulla traccia. Gli artisti non si limitano solo a fare le proprie strofe ma, anzi, si incatenano tra loro donando un’ottima performance che, assieme alle basi ben congegnate, caricano il pezzo fino ad arrivare a ritornelli ritmati e sonoricamente perfetti. Degna di nota “MARE” featuring Giaime, vera e propria hit del tape.
In particolare in “ORO”, primo singolo estratto in collaborazione con Mecna, si va a trattare il tema dell’amore un po’ carnale un po’ turbolento in un equilibrio perfetto cadenzato dall’alternarsi delle voci dei due artisti.
In chiusura troviamo “DALL’ALTO”, in cui il tema centrale è il tradimento e il senso di delusione a seguito della fine di un’amicizia importante, la perdita di un fratello. Caratterizzante è il pianoforte presente nella strumentale, armonizzato nel finale dalla surreale voce di Roshelle che rendono il tutto tremendamente triste e malinconico.
Un finale importante capace di urtare sensibilmente l’ascoltatore che viene in contatto con la scrittura marcata e personale dell’artista già manifestata in “INTRO”.
Rispetto al precedente lavoro, è evidente la maturazione stilistica pur mancando della presenza del produttore di fiducia Mr. Monkey che lo avrebbe reso, forse, più vario evidenziandone al meglio le doti dell’artista, ma è innegabile la forte componente notturna di cui sono cariche le strumentali di Andry. Pietro si rifugia nella musica durante questa “lunga notte” che ha caratterizzato la sua vita uscendone, grazie proprio ad essa, sicuramente rinato e soprattutto cresciuto come persona.
Un EP che va carpito a fondo, pieno di lati nascosti da decifrare che riesce a splendere proprio se ascoltato nel buio della “notte” che essa sia letterale o figurata.
“Tu mi guardi come dovessi salvarti
E cambiare la tua vita e tutti quanti
Io non posso fare altro che provarci
Ma questa insicurezza è il sole, fra’, ci batte”
INTRO – Tredici Pietro
Di Modesto De Luca
Nessun commento!