I Rascalz, ovvero “criminali”, sono un trio canadese proveniente da Vancouver, British Columbia.
Composto dai rapper Red1 e Misfit e dal producer Dj Kemo, il gruppo comprendeva originariamente anche i due b-boy Zebroc e Dedos.
Sono ‘i Garibaldi dell’HipHop canadese’, considerati da molti i pionieri del genere; in pratica si sono per anni fatti il culo per rendere la doppia H un movimento socialmente accettato in Canada, facendolo lentamente sbarcare nel Mainstream.
Come molti di voi immagineranno, il Paese dell’hockey e dello sciroppo d’acero non è popolato esclusivamente da castori intenti a costruire la loro diga con ramoscelli di vario tipo nelle fredde foreste di conifere, ma è sede di numerose distese di cemento, asfalto e smog -comunemente dette “città”- con diverse culture underground in fermento tra cui, appunto, l’HipHop.
Il successo dei Rascalz
Nati nel 1991, si sono fatti conoscere nell’ambiente con l’album indipendente “Really Livin” nominato due volte nella categoria di ‘Best Rap Recording” ai Juno Awards, ovvero gli ‘Oscar’ della musica canadese in cui i vincitori vengono scelti direttamente dagli esperti dell’Accademia canadese delle arti e delle scienze.
Nulla cosmico fino al loro album successivo, “Cash Crop”, di cui vi parlerò successivamente: pubblicato nel 1997, venne nominato l’anno dopo ai famosi Juno Awards citati prima e si classificò primo. Essendo il Rap, il Reggae, l’R&B e l’Urban generi meno conosciuti al pubblico, i vincitori non venivano annunciati nella cerimonia ufficiale dei Juno, ma la vittoria gli veniva semplicemente comunicata verbalmente.
Tali generi derivano dalla cultura Black, e dato che i Rascalz sono bravi in matematica non ci volle molto prima che facessero 2+2 e considerassero questa mancanza di meritata visibilità razzismo, rifiutando il premio e scatenando un ampio dibattito in tutta la nazione.
Una scelta importante, che diede finalmente parola a un movimento che ora domina le classifiche mondiali, accettato o no.
Tra i progetti seguenti ci furono due album, alcuni singoli e un disco di Red1.
Oltre all’episodio raccontato prima, il trio ottenne fama in tutta America con il singolo “Northern Touch” registrato in collaborazione con altri rapper connazionali, che è successivamente diventato l’inno dell’HipHop canadese, sfondando le classifiche e vincendo diversi premi tra cui i Juno Awards -che venne finalmente annunciato nella cerimonia.
La storia coinvolgente di come questo gruppo di ragazzi si sia preso ciò che meritava è sempre stata accompagnata da buona musica: i loro lavori non emulano ma sperimentano, navigando in un’aria di rap alternativo, quasi d’avanguardia, con accenni di jazz sapientemente campionato e atmosfere create da un mix perfetto della voce. Tale essenza è ben individuabile tra le note di Cash Crop, il loro album più importante; la metrica non manca mai, e le basi sanno sempre sorprendere l’ascoltatore in progressivi aumenti e rilasci di suspence. E’ un progetto frutto di ricerca, ambizione e molto talento che vi consiglio di esplorare in tutte le sue sfumature eleganti, teatrali, ma fottutamente gangsta.
Buon ascolto.
Di Thomas Bianco
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