Chi è Neima Ezza
Neima è un giovane ragazzo di origini marocchine del quartiere di Milano San Siro, zona 7, che in uno stile proprio e con un vocabolario molto semplice racconta la realtà e il disagio della periferia milanese, senza però esagerare e far proprio qualcosa che non è suo.
Il rapper milanese si è fatto conoscere attraverso una serie di brani e video caricati su youtube; il suo prodotto che maggiormente ha creato scalpore è il video di “Mio fratello”, girato nel suo quartiere natale, bloccando tutte le vie portando in strada tutti i ragazzi della zona suggerendo un clima di anarchia.
La semplicità e la risonanza dei suoi brani hanno permesso ad Ezza di farsi notare da alcuni veterani della scena , quali Jake la Furia e Big Fish, che lo hanno portato con loro nella loro neonata etichetta Yalla Movement. Gli apprezzamenti per il giovane rapper non sono finiti, infatti ha ricevuto props anche da molti artisti della scena, tra i quali Vacca e Tedua.
La sua genuinità street, paragonabile ad un fiore sbocciato in mezzo alle crepe del cemento suburbano, lo porta ad avere il rispetto delle varie periferie di Milano, il vocabolario semplice invece gli permette invece di farsi spazio tra gli ascoltatori più acerbi alla ricerca di un prodotto il più vicino possibile alla loro realtà ed al loro vissuto.
I più aperti a sonorità estere, ma non troppo lontane, lo possono associare, per lo stile dei video e le tematiche, ai rapper delle banlieu francesi. Neima però non sembra essere la copia di nessuno e nella sua breve carriera è riuscito già a ritagliarsi un spazio e trovarsi un suo stile caratterizzato da termini di uso comune evocanti immagini suggestive e sensoriali.
Amine (il suo vero nome, Neima è frutto di un anagramma), tra i beat di Kende e Big Fish ha dimostrato di essere in grado di adattarsi a più stili differenti e sonorità a volte quasi opposte: la sua trasformazione e versatilità sono evidenti ascoltando i suoi brani partendo dalla “saga” di “Essere Ricchi” fino ad arrivare al featuring con Jake La Furia in “Ferite”.
Il suo ultimo brano infatti, “Ferite”, sulla strumentale di 2nd Roof, è un racconto della sua persona e della quotidianità della sua zona 7. Il pezzo è caratterizzato da un ritornello quasi malinconico, le strofe dei due Mc milanesi assumono grande grinta ma conciliano il disagio e il malessere che la strada porta con sé.
Neima infatti racconta la criminalità che accomuna le periferie milanesi senza però esaltarla o farne un vanto, anzi, la narrazione è messa in modo tale da sollecitare una spinta verso l’alto abbandonando le cattive abitudini e l’illegalità. Le caratteristiche appena descritte donano la street credibility del rapper italo-marrocchino: essa è insolita e non è data da un passato oscuro e fuori dalle regole, ciò che infatti lo distingue dagli altri rapper che esaltano la criminalità e il disagio dei propri quartieri (molti il più delle volte si appropriano di una realtà che non hanno veramente vissuto o che non conoscono ma dalla quale sono semplicemente affascinati) è la somministrazione di una sana morale all’ascoltatore al quale porge come modello dei forti capisaldi utili a costruire un futuro uomo nuovo.
La bellezza che emerge dal giovane Neima Ezza sta proprio nel saper presentare non un personaggio ma la vera parte di sé, ciò contribuisce a farlo risultare essere uno degli emergenti più interessanti da tenere in vista. Vista la presenza nella capitale economica del rap dello Stivale e l’aiuto di due colonne del Rap, Jake e Big Fish, si può già prevedere una maggiore crescita in senso artistico e di numeri con il conseguente aumento di maturazione nella scrittura e maggiore ricercatezza del vocabolario, senza però dover abbandonare la semplicità e genuinità che lo contraddistinguono.
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