Tutti sanno chi è Rondodasosa. E’ inutile mettersi a introdurre l’artista di San Siro, classe 2002 che ha sempre fatto parlare di sé, nel bene e nel male. Oltre ad essere un validissimo rappresentante della nuova generazione Hip Hop italiana, il suo nome in passato è stato accostato alla microcriminalità e al disordine pubblico. Tutti ricorderanno il daspo Willy milanese inflitto a lui e al suo collega Baby Gang (revocato poi nell’estate 2022), le gaffe fantozziane sui vari social di natura logica e grammaticale, i conseguenti meme virali delle grandi community social del mondo Urban italiano. E chi si dimentica i servizi televisivi delle varie trasmissioni italiane populiste che riportavano le varie barre di Rondo incolpandolo di incitare i giovani alla violenza e alla criminalità? Mentre l’Italia faceva il processo mediatico a Mattia Barbieri, la scena trap francese e quella drill UK lo ospitava sulle tracce e sui vari programmi radiofonici, riconoscendo le sue skills. Adesso Rondo però dopo essersi trasferito in Inghilterra, vuole far parlare la sua musica, basta con le storie.
Il 4 novembre è uscito Trenches Baby, il primo disco ufficiale di Rondodasosa. Dopo GIOVANE RONDO EP, l’obiettivo del rapper di San Siro è quello di dimostrare chi è veramente, di aver cambiato vita e di aver imparato dai suoi errori. Già dai due singoli che hanno anticipato il disco si poteva capire il progetto che avremmo ascoltato: STURDY è il classico pezzo crudo alla Rondo, puramente drill sullo stampo UK in cui il rapper se la prende con gli opps e si vanta della sua svolta; AUTOSTOP invece è un pezzo più personale nel quale l’artista ci svela la sua parte più intima, la parte interiore di un ragazzo delle trenches.
Ospiti di livello hanno accompagnato il bimbo della periferia: Lazza in BLUE CHEESE che ha il merito di aver lanciato Rondo nel mondo dei grandi; Capo Plaza in NO LUV che lo ha spalleggiato un’altra volta dopo il grande successo di SLATT; l’amico di una vita Vale Pain in TONIGHT, che col suo timbro rende hit qualsiasi traccia; Gazo & Russ Millions in KILLY DEMON, collaborazione che da quel graffio europeo al progetto; thasup in DRILLMOON ha confermato di poter unire funzionalmente il suo mondo cartoon a quello più street di Mattia; Ghali e Rose Villain in CELL, si sono visti protagonisti nella love song più degna di nota del disco.
Con questo lavoro il rapper di San Siro ha voluto zittire con la musica i più chiacchieroni senza fare nulla di più particolare dell’essere quello di prima, un po’ più cresciuto e da una posizione diversa raggiunta grazie alla musica. Ovviamente non vogliamo creare false aspettative a chi non l’ha ascoltato e non vogliamo far sentire strani chi l’ha già fatto: è fattuale che non abbiamo davanti liriche elaborate e suoni mai sentiti, anzi da Rondo ci si aspettava questo. Discorso a parte per PLAYA in cui è stimabile il tentativo di sperimentazione del suono reggaeton.
Menzione d’onore per SIN CARA in cui il rapper sputa tutta la sua voglia di farcela e dimostra agli scettici di saper rappare e, altra traccia che merita attenzione è FASHION NOVA. Nko fa un grande lavoro dalla regia, visto che riesce a dare varietà musicale a un mood che alla lunga potrebbe risultare pesante, sia per la poca varietà lessicale che per la grande quantità di autotune utilizzata da Rondo, caratteristiche che non tutti gli ascoltatori riescono a bypassare. Le intenzioni del rapper sono buonissime, nonostante il progetto sia piuttosto caotico a primo impatto. Il tempo, gli ascolti e quanto rimarrà impresso questo progetto saranno il giusto vaio posteriore per capire se il disco supererà la prova della maturità.
Ciò che noi rispettiamo di questo ragazzo è la grande determinazione di volersi prendere ciò che gli spetta dimostrando, nonostante tutto, una grande umiltà, pregio evidente a tutti coloro che hanno visto l’intervista Personal rilasciata da Noisey a Rondodasosa. Il rapper dice che è la sua prima intervista perché “meno sanno e meglio è”, dimostrando una leggera gelosia per quello che è il suo vissuto. Rivela di essere praticante della religione musulmana alla quale si è convertito da tempo, racconta il suo rapporto con gli assistenti sociali, i suoi lavori, ammette i diversi errori nell’adolescenza e “anche nella musica”, la volontà di voler essere da modello e aiutare i ragazzini di San Siro in difficoltà in modo concreto. Con la collaborazione del parroco Don Claudio della comunità Kairos, lui e l’amico Sacky hanno creato un centro giovanile dove i ragazzi meno fortunati possono studiare e divertirsi lontani dalla strada, in modo da “dare a loro ciò che non avevamo noi” dice nell’intervista.
La consapevolezza della potenza della propria posizione per fare del bene alla zona è un sintomo di grande maturità da parte di Rondodasosa, che ricordiamo è un ragazzo giovanissimo. Mentre la gente faceva meme, Mattia cercava di migliorare mettendosi in dubbio, ma senza mai smettere di credere nel suo talento. Nonostante il rapper stia ottenendo dei traguardi importantissimi discograficamente, sembra estraneo alla scena nostrana non essendo mai riuscito ad esibirsi in festival italiani e, come racconta nell’intervista, venivano fatte delle pressioni dalle forze dell’ordine perché si riteneva il cantante “minaccia all’ordine pubblico”. Consideriamo Rondo, e TRENCHES BABY, una tappa importante per la mappatura dell’Italia nella scena internazionale e per questo motivo non possiamo fare altro che augurargli la miglior carriera possibile e di soddisfare quella enorme fame di rivalsa che poche volte in Italia abbiamo visto.
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