Tempo fa vi avevamo parlato di “Rapteratura Racconta L’Italia” (ci stiamo muovendo) e della nostra volontà di mappare tutte le realtà italiane emergenti escluse dal grande mercato.
Questo è il nostro primo passo concreto: parleremo di una piattaforma che, con la giusta applicazione, può essere il palco che abbiamo sempre cercato. Sto parlando di Promis Muisic, ora ti spiego che cos’è e fidati, non skippare, perché non stiamo parlando di aria fritta.
CHE COS’E’ PROMIS?
Ho scoperto Promis perché i collaboratori di chi ha realizzato il nostro sito – quello da cui stai leggendo ora per capirci – hanno parlato di Rapterata ai creatori di Promis Music, Riccardo Mecheri e Matteo Malaspina, e vista la comunità d’intenti ci hanno contattato.
Riccardo e Matteo ci hanno parlato del progetto di Promis e dopo un’ora di spiegazione della piattaforma – che ho ascoltato a bocca aperta -, ho chiamato i ragazzi della redazione e abbiamo deciso di fare come loro fecero con noi quando nacque Rapteratura: abbiamo abbracciato la loro idea e abbiamo deciso di remare nella stessa direzione. Diciamo che, forse, ci siamo anche influenzati a vicenda.
Soprattutto con Matteo, abbiamo parlato più volte di musica, perché Matteo tempo fa faceva rap. Come in ogni dialogo, ci sono delle differenze di vedute, ma su alcuni punti focali eravamo d’accordo: la mancanza di strutture per gli artisti rap emergenti, con conseguente mancanza di stimoli per fare musica, di quanto gli “aiutini” facciano la differenza, di quanto gli algoritmi mettano a dura prova le capacità artistiche e di come l’essere indipendenti, dal punto di vista musicale, sia – metaforicamente – un suicidio.
Bene, la creazione di Promis risponde esattamente a questi bisogni, perché in fondo un ex emergente, sa cosa vorrebbe e di cosa avrebbe bisogno per farsi notare.
Promis, la piattaforma realizzata da Matteo e da Riccardo, è un progetto interamente dedicato agli artisti emergenti. La forza di Promis sta nell’andare incontro a chi produce musica permettendo di caricare i propri brani più facilmente, senza dover passare tramite i distributori: una sorta di palcoscenico digitale. Ma ora ti spiego meglio come funziona.
COME FUNZIONA PROMIS Music?
Il profilo del/della rapper diventa il biglietto da visita, una vetrina personalizzata che racconta la tua storia, utile a presentarsi al pubblico. La piattaforma è letteralmente organizzata tramite la mappa dell’Italia: ci sono le classifiche regionali e nazionali.
Gli artisti, organizzati per regione, pubblicano i propri brani e il pubblico di tutto lo Stivale – e non solo – può ascoltare il brano che preferisce. I brani con più ascolti scalano la classifica, guadagnando visibilità a livello locale e nazionale.
Le statistiche personalizzate ti dicono esattamente dove stai e ti aiutano a capire come affinare il tuo stile: la piattaforma diventa una specie di bussola che ti aiuta ad orientarsi nel mondo della musica.
L’obiettivo di Promis Music è chiaro: mettere in primo piano ogni rapper emergente che merita. Questo spazio è dedicato a chi vuole inseguire il sogno di fare rap, offrendo la possibilità di pubblicare e promuovere la propria musica senza troppi intoppi e senza dover passare per vie traverse.
Il fatto che la classifica sia anche suddivisa per regioni è particolarmente rilevante e si riallaccia ad un argomento che, di striscio, abbiamo trattato tante volte. Chi fa rap lo sa: per farsi notare, molto spesso, bisogna prendere lo zaino in spalla e andare a Roma, ma soprattutto a Milano.
Stiamo assistendo da un po’ ad una “milanizzazione” della musica: c’è una grande tendenza a parlare in un certo modo, a rappare in un certo modo, appiattendo le differenze linguistiche che sono una forza inestimabile dell’Italia. Ogni italiano regionale, ogni dialetto specifico, ha un suo suono e delle sue melodie che, tramite l’omologazione dell’industria, si appiattiscono.
Promis Music cerca di evitare l’appiattimento e cerca di dare vita a un “paesaggio sonoro” ricco di sfumature locali. La visibilità è riservata esclusivamente agli artisti emergenti nel rap, e ogni piccolo traguardo viene celebrato con premi e riconoscimenti.
Nella piattaforma ci saranno dei contest che verranno riproposti ogni 4 mesi: i vincitori di questi contest avranno la possibilità di registrare gratuitamente il loro brano, inerenti al rap e ai suoi sottogeneri, in uno studio di registrazione professionale della propria regione.
Ogni rapper, nel momento in cui decide di pubblicare musica sulle piattaforme, vorrebbe avere la possibilità di dare maggiore professionalità alla propria musica iniziando a ragionare come se fosse un lavoro. Certo, non sto dicendo che questa sia la risposta, ma sicuramente uno strumento in più per farsi notare concentrandosi soprattutto sulla musica e non su ciò che la circonda.
Ciò che ci ha spinti subito a sostenere il progetto è la totale assenza di meccanismi frivoli dietro la circolazione dei brani. I favoritismi influenzati dal profitto dietro gli altri servizi streaming, in Promis, sono completamente assenti. Non conta l’immagine, non contano gli ascolti “bottati”, non ci sono “playlist editoriali” scelte in base a dei compromessi o accordi: la musica rap e chi l’apprezza sono al centro del progetto. Sono unicamente gli ascoltatori a decidere.
Promis Music ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per tutte quelle realtà emergenti che, a causa della mancanza di budget o conoscenze che agevolino il percorso, non hanno mai trovato il banco di prova adatto a valorizzarle.
Noi siamo genuinamente curiosi e vogliamo seguirne gli sviluppi, proprio come i ragazzi di Promis Music seguirono i nostri primi passi. Amiamo il rap e la cultura Hip Hop, vogliamo concretamente aiutare tutti gli artisti e le artiste emergenti tagliati fuori dal rap game. La prima delle mosse che vi riserviamo è proprio questa.
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