1° Episodio: Egotrip, autocelebrazione, nemico immaginario
“Il rap è competizione“, questa è una delle frasi più frequenti all’interno della scena rap italiana , poichè questo concetto , affiancato a quello dell’autocelebrazione e del dissing, è una colonna portante di questo genere musicale.
Oggi infatti parleremo dell’egotrip e del “nemico immaginario”.
Andiamo con ordine: egotrip non è altro che un’unione di due parole; “ego”, dal latino “io” e “trip” che vuol dire “viaggio”, l’unione di queste due parole viene utilizzata per indicare un viaggio introspettivo dell’artista ed è ciò che viene definito autocelebrazione, ovvero porsi al di sopra di altri rapper o, più generalmente , di altri artisti.
Spesso chi non è totalmente “immerso” in questo genere potrebbe vedere l’egotrip come un atto di presunzione e arroganza, ma non è così, dato che l’autocelebrazione non fa altro che generare competizione, o meglio, sana competizione. Molti rapper, infatti non vedono questo fattore con disprezzo o come un attacco nei loro confronti, (a meno che non sia un dissing diretto esplicitamente a loro) ma semplicemente come una gara amichevole tra soci, colleghi o amici.
L’egotrip è comunque un argomento strettamente collegato con il concetto di nemico immaginario. Ma cosa si intende con nemico immaginario? Quest’ultimo non è altro che un’ipotetica incarnazione di tutti i comportamenti, valori o codici opposti a quelli del rapper in questione che ritiene superficiali, futili, sbagliati o addirittura di cui vergognarsi. Secondo alcuni esponenti del rap, come Jamil o Vacca, il nemico immaginario non è altro che un’invenzione o una “scusa” dei rapper per evitare di creare disguidi nei rapporti con altri colleghi poichè secondo gli artisti sopracitati quando si insulta o umilia il cosìdetto nemico immaginario si pensa sempre a un rapper realmente presente nella scena. L’ultimo album di Lazza, “Re Mida”, è uno degli esempi più recenti e lampanti di queste tematiche, poichè il rapper in questione incentra la maggior parte dei sui brani su questi argomenti, brani come : “Box Logo” , “Morto Mai”, “2 Cellulari”, “Gucci Ski Mask” e “No Selfie”, nonostante sia uno degli artisti con maggior collaborazioni e amicizie nella scena. Questo per dimostrare che il concetto di nemico immaginario è uno dei più forti e frequenti nella scena, non solo italiana, ma mondiale, ormai da tempo immemore.
Di Alessandro Toso
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