Il wrestling è una disciplina che in Italia non è vista di buon occhio. Possiede la sua nicchia (anche discretamente vasta) di pubblico estremamente fedele ma, dal grande pubblico, è ancora vista come una farsa, solo per il fatto che i risultati sono predeterminati. Non starò qua a spiegare le innumerevoli motivazioni per cui questo sport-spettacolo è qualcosa di unico: potrei, ma non è né il momento né il luogo adatto.
Ho voluto fare questa premessa perché il tema di oggi è il legame a filo doppio che lega la WWE, la federazione più famosa e rappresentativa (ma non l’unica, anzi, è solo la punta dell’iceberg) e il nostro amato genere musicale. Il primo motivo, e con tutta probabilità quello che permette la generazione di tutti gli altri punti d’incontro, è il fatto che entrambi siano esplosi diventando popolari grossomodo nello stesso periodo, verso la fine degli anni ’80:il rap con Biggie e Pac e il wrestling con Hulk Hogan e Andre The Giant. La grande scalata mediatica in contemporanea ha fatto sì che nella mente delle persone trovassero spazi vicini, rendendone l’incontro questione di tempo.
Il Legame proficuo tra il Rap e il Wrestling
È però nei primi anni duemila che arriva la “collaborazione” dei due emisferi, grazie ad una persona in particolare: John Cena. Ormai attore hollywoodiano in rampa di lancio e riconosciuto come uno dei più iconici e famosi di sempre, il wrestler americano debuttò nella WWE nel lontano 2002 con la gimmick (il personaggio assunto dal lottatore) del rapper; questa icona traghetterà al successo planetario lui, la federazione e l’intera disciplina. Da lì in poi il rap diverrà una costante, con tante più colonne sonore d’entrata appartenenti al genere e anche varie presenze di rappers famosi in grandi show, basti pensare all’esibizione di Flo Rida a Wrestlemania 28, di Snopp Dogg a Wrestlemania 32 e Offset in una delle più recenti puntate di SmackDown.
Ma come detto in precedenza il legame è doppio e se ora l’abbiamo visto dalla parte del wrestling, bisogna osservare anche una controparte nel rap. Come già anticipato, questa particolare disciplina è arrivata ad avere fama mondiale e a diventare un vero e proprio elemento della cultura popolare negli States, finendo inevitabilmente per influenzare anche i rapper.
Negli anni le citazioni ai wrestler nelle canzoni rap sono diventate sempre più presenti, stare qui ad elencarvele tutte renderebbe questo articolo un’enciclopedia di svariati volumi, quindi ho deciso di portarvi l’esempio più recente e allo stesso tempo clamoroso nella scena americana: stiamo parlando di una delle hit rap più di successo degli ultimi anni, “Ric Flair Drip”, di Offset e Metro Boomin. Nel brano in questione, il rapper cita uno dei più grandi wrestler di sempre (Ric Flair appunto) e usa il suo iconico urlo “wooo” come sporca, per di più lo rende addirittura partecipe nel video.
Tuttavia le citazioni non si trovano solo in America, anzi, ci sono varie traccie del rap italiano che si sono servite di tali riferimenti. La prima risale al lontano 1999 e la troviamo nella traccia “Cani da sfida” di Prodigio e Marracash, che citano il “Million Dollar Man” Ted Di Biase. Questa fu solo la prima di una lunga serie. Abbiamo Hulk Hogan nell’iconica “Pagine Bianche” di Inoki nel 2005, John Cena in “Epocalisse” di Caparezza e in “Snob” di J-Ax nel 2006, Eddie Guerrero in “Higuain” di Enzo Dong, Undertaker e la sua famosa Chokeslam in “Rob Zombie” di Salmo, Randy Orton nominato da Lazza in “Stai Ttozi” di Pepito Rella. En?gma, che di citazioni ne ha fatte svariate,in “Indios”, contenuta nel terzo Machete Mixtape, nomina il “dropkick”, una delle mosse di base del wrestling, poi in “Krav Maga”, dove richiama Shawn Micheals e la sua “Sweet Chin Music” nella frase “questa roba calcia in faccia e spezza il cuore Shawn Michaels” e infine in Booriana, “Soul Groove”, contenuta nel suo ultimo disco, dove in una barra dice “Ma vi porto in alto per schiantarvi dalle corde, Jeff Hardy” sottolineando un’importante passione per la disciplina.
Ad amare così tanto questo sport non è l’unico, perché anche Madman e Dani Faiv hanno fatto più volte citazioni di questo genere; il rapper pugliese citò Rey Mysterio nell’Intro di MM vol. 2, John Cena in “Mickey Rourke” e la stipulazione Hell in a Cell nella traccia “Electro Cage” di Clementino(“l’inferno nella gabbia, WWE”). Faiv iniziò con Booker T e la sua famosa frase “Can you digi t sucka” e Edge con la sua iconica Spear in “Mic on la palla” (contenuto in Teoria del contrario Mixtape), nominò Big Show in “Sorrisi di Plastica”, Randy Orton in “Dalai Lama”, Andre The Giant in “PIN”, (tutte contenute in The Waiter). La passione per il wrestling di Dani non si è fermata lì, essa si è perpetuata fino all’ultima traccia pubblicata, il remix di “Yoshi”, dove cita il famoso Royal Rumble match ideato dalla WWE nel lontano 1988.
Tuttavia queste sono semplici citazioni, ma c’è qualcuno che si è spinto ben oltre raccontando la tragica storia di Chris Benoit, uno dei wrestler più amati della sua generazione, scomparso nel 2007, immedesimandosi in lui e dando vita ad una canzone che mette i brividi a chiunque abbia amato il canadese. Sto parlando di Mostro e della traccia “Chris Benoit”, presente nel disco “Ogni Maledetto Giorno”, traccia che consiglio vivamente, anche a chi non conosce questo personaggio.
E tu, non sei curioso di scoprire cosa ci trovano i tuoi rapper preferiti in questo spettacolare mondo?
Di Simone Molina
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