“Mi hai lasciato cadere e atterrare nella mia tomba
So che mi vuoi morto
Prendo delle medicine per stare meglio
So che è tutto dentro alla mia testa
Faccio questi sogni lucidi in cui non riesco a muovere nulla
Pensando a te nel mio letto
Eri tutto per me
Pensavo già all’anello nuziale
Ora sto meglio solo da morto“
Negli ultimi anni il mondo dell’hip-hop sta piangendo troppo spesso i propri esponenti, in modo particolare i più giovani;a prova di ciò, domenica 8 dicembre la scena si è fermata ancora una volta all’annuncio della morte del neo ventunenne Jarad Anthony Higgins, meglio conosciuto come Juice WRLD.
Avendo iniziato la propria carriera musicale nel 2015 con lo pseudonimo JuicetheKidd sulla piattaforma Soundcloud, negli ultimi due anni Jarad era riuscito a mettere d’accordo la critica internazionale ed il pubblico, riscuotendo un rapido successo anche grazie a “Goodbye & Goodriddance”, pubblicato nel 2018 con un conseguente platino negli USA agevolato da grandi hit. Dopo il fortunato esordio hanno seguito un tape e un secondo album in studio: il mixtape in collaborazione con Future (“WRLD ON DRUGS”) vanta, oltre al grande ospite, featuring importanti dell’Hip Hop statunitense come Lil Wayne, Young Thug, Nicki Minaj e Gunna.
L’album in studio invece è “Death Race For Love” pubblicato nel 2019, esso composto da 22 tracce, tra le quali “ON GOD” in collaborazione con Young Thug.
Il tragico avvenimento ci ha privato prematuramente di un altro giovane artista che avrebbe potuto continuare a contribuire alla scena e ad essere fonte di ispirazione per tutti quei giovani ragazzi che vogliono approdare nel mondo della musica; Juice è riuscito ad avere un impatto molto profondo sul mondo, influenzando in maniera molto incisiva il rap americano e internazionale.
Il vuoto che ha lasciato la morte di Juice WRLD e di tutti gli artisti spenti a soli 21 anni
Ai nomi di Lil Peep, XXXTentacion e Mac Miller si aggiunge, sfortunatamente, anche quello di Juice WRLD, un astro nascente rimasto travolto ancora una volta dal ciclone di una fama asfissiante, la quale, inevitabilmente sfocia in eccessi ed abusi. Questi ultimi tuttavia, non riescono dirimere i problemi derivanti da tutte le pressioni psicofisiche del successo, bensì li incrementano e si trasformano in un baratro da cui risulta difficile uscirne; ciò che poteva sembrare una valvola di sfogo, al contrario si trasforma in una trappola mortale. Tutto questo Juice lo sapeva molto bene e nei suoi testi, da cui trapelano una solitudine ed un dolore unico, vi sono molti riferimenti ad ansia, eccessi, depressione e tanti timori. Il problema principale consta nel fatto che nessuno abbia capito il reale messaggio, l’urlo di disperazione ed aiuto, lanciato dal rapper mediante i suoi testi dai quali cala un cupo sfondo di solitudine e un forte sentimento autodistruttivo.
I sentimenti demolitori sono il nucleo fondamentale dell’EP “Too Soon…”, con “Rich and Blind” e “Legends” dedicata ai defunti XXXTentacion e Lil Peep:
“So che ho uno scopo ma non vedo lo scopo
Dicono che le Percocet saranno la mia morte
So che hanno corretto le pillole, io le ho comprate apposta
La vita è irreale e la morte è incerta
E’ buffo come i fortunati siano i più dannati
Il cuore mi cadrà a terra se perdiamo un’altra persona”
Ho la mente offuscata, sono così confuso
Continuiamo a perdere le nostre leggende
Per mano di questo freddo mondo crudele
Che cosa sta diventando?
La fine del mondo, sta forse arrivando da un momento all’altro?
Dalle tracce citate, e non solo ,emergono cattive vibrazioni e squilibri interiori ai quali si deve prestare particolarmente attenzione in quanto, specialmente nell’ultimo decennio, non coinvolgono un range ristretto di individui, bensì accomunano la gran parte dei giovani che per diversi motivi sono più inclini rispetto ad altri a non riuscire a sostenere i gravosi ritmi imposti dalla società, precipitando nel profondo limbo delle sostanze stupefacenti e nel baratro della depressione, dimensione in cui loro stessi si vedono prigionieri senza via d’uscita, fatta eccezione per la morte, unica apparente scappatoia.
“Cos’è il Club dei 27?
Non riusciamo a farcela oltre i 21
Sto in paranoia
Quindi devo sempre tenere una pistola
Dannazione, questo è il mondo in cui viviamo adesso
Si, resisti, ascoltami
Mi dicono che sarò una leggenda
Non voglio quel titolo ora
Perché sembra che tutte le leggende muoiano
Di che cazzo stiamo parlando?
Ci sto provando
Sto provando a cambiare il mondo”
Con questa visione pessimistica del mondo odierno ci lascia così, ancora una volta, una giovane vittima mietuta dei ritmi vertiginosi del successo e destinata a rimanerne scottata mortalmente come una sorta di Icaro odierno, che troppo si avvicina al caldo sole del successo avendo come equipaggiamento soltanto delle inconsistenti ali rette forgiate e composte soltanto dai suoi demoni .
Di Modesto De Luca
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