Recensione di MedioEgo
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A 5 anni dall’uscita di “Basso Profilo Mixtape” e circa dopo 7 anni da “L’Antidoto”, torna in scena Inoki con “MedioEgo”, album intenso e dalle finalità e messaggio ben precisi.
Il titolo, che rappresenta il punto di partenza per delineare il cuore dei temi in analisi nel disco, è costruito su un gioco di parole tra i termini ‘Medioevo’ ed ‘Ego’; il cui prodotto è emblema del periodo storico che stiamo attraversando, un momento buio e di declino, in cui la società è in preda ad una crisi valoriale dovuta alla ricerca affannosa di un profitto personale , anteposta in modo imprescindibile al bene e all’interesse della comunità.
“Siamo tornati indietro mentre cercavamo di andare avanti. MedioEgo non è solo un periodo storico, ma uno stato d’animo, il nostro. È il modo in cui esistiamo oggi. Questo disco non presenta la soluzione, come potrebbe? Cerca però di indicare il problema e invitare tutti a lavorare insieme, verso un miglioramento che spero sia ancora possibile.”
-Inoki sul significato di MedioEgo
A livello di sound, il disco è realizzato egregiamente mediante lo splendido lavoro del giovane produttore Chryverde, il quale riesce a spaziare da beat più violenti e crudi, a melodie che vanno dall’onirico al magico per le tracce più riflessive e ispiratrici, riuscendo a formare un’intesa fuori dall’ordinario con la lirica di Inoki.
Gli altri producer che hanno contribuito in modo eccelso al progetto sono: Stabber, Salmo, DJ Shocca, Garelli, Chris Nolan, Big Joe, Prha dei Crookers e Sine i quali riescono nell’intento di dipingere un quadro musicale di tonalità innovative e contemporanee, pur non rinnegando frequenti richiami alle origini, come ad esempio gli scratch e il beat di DJ Shocca in “Veterano”, traccia delle più iconiche dell’album
Il disco è formato da 18 tracce per una durata complessiva di 55 minuti e 4 ospiti (Tedua, Noemi, DJ Shocca e Big Mama) diversissimi tra loro ma che accompagnano l’artista perfettamente nella riuscita del tema del disco.
MedioEgo si presenta come un progetto in cui si susseguono brani di forte critica verso i modelli politici e sociali imposti della società odierna, e di giudizio verso un concetto di ricchezza individuale ininterrottamente inseguita come in “Fuckoff”, “Medioego” e “Trema”. Emergono infatti, mediante termini veementi e barre graffianti e provocatorie, gli sfoghi di un Inoki incazzato arrivando a tracce irriverenti e ironiche come “Hype”, che non manca di critiche e riferimenti verso la scena rap attuale troppo presa e, dipendente dall’ hype.
Doveroso è menzionare il brano ‘’Schiavi” che riassume appieno come ognuno di noi sia schiavo della società e dei suoi vizi , e i come ciascheduno cerca la libertà pur non riuscendoci ,dando vita ad una traccia più drammatica e meno tagliente rispetto alle altre.
Non mancano tracce dall’attitudine più old-school e hardcore come “Veterano” accompagnato da DJ Shocca agli scratch e “Silenzio” in cui parla del suo percorso fino ad ora dimostrando di avere ancora fame e voglia di riscatto zittendo coloro che l’avevano considerato come artista finito.
Sono sempre presenti, infatti, citazioni e riferimenti a veri capolavori del passato i quali, disseminate per tutto il percorso dell’album, stabiliscono quel continuo rapporto che l’artista ha cercato di instaurare tra passato e presente.
Tedua in “WildPirata” risulta uno degli ospiti più adatti per dimostrare la vicinanza tra old e new school; anche in Veterano e Nuova Leva nuovo e vecchio si incontrano fondendo due stili differenti in una traccia che riesce ad emozionare l’ascoltatore.
Inoki cita Tedua e viceversa simulando il passato che incontra il nuovo e sintetizzando un lavoro che, anche a livello di sound, vuole dimostrare di essere moderno pur riportando alla mente un hip-hop di denuncia sociale e di lotta contro i poteri forti.
Frase di forte impatto è ‘Medioevo-urbana commedia’ in cui l’artista adotta questa interpretazione paragonandola alla società moderna, ’urbana’, che ha perso il lume della ragione e che si trova in una fase di totale smarrimento e deterioramento. E’ bene anche sottolineare la presenza del termine ‘commedia’ di cui l’artista si avvale non solo per citare Tedua, ma anche per paragonare la società, ricca di peccatori, ignavi, lussuriosi, avari, golosi, violenti ed adulatori, all’inferno Dantesco.
Sin dall’ascolto della prima traccia “Underground”, che vanta la partecipazione di Salmo alla produzione, emerge chiaramente l’interesse dell’artista circa le diverse tematiche protagoniste del disco.
Vengo dal mondo reale, dove non vale chi vale
Vale chi paga, vale chi spende
Vince l’infame e il povero perde
Non vengo da un talent
Ma il talent mi ha tolto dal male
–Underground, Inoki prod. Salmo
Il tema centrale, sicuramente è, citando Hobbes, il fatto che ‘l’uomo sia lupo dell’altro uomo’ per natura; ciò ha come conseguenza la costante ricerca e lotta per l’ascesa sociale, che induce inevitabilmente all’egoismo e ad un individualismo tossico. Questa situazione, per di più, è affiancata al fenomeno incessante della corruzione che induce colui che sa riflettere, a voler emigrare e trovare rifugio altrove.
Il ‘trovare ‘rifugio’, oltre ad un che di fisico, si riferisce ad un che di spirituale, ad una ricerca verso le cose semplici e alla pace interiore che permetta di mettersi in comunicazione con la natura e con la propria anima riuscendo a farsi ispirare da tutto quello che lo circonda.
“Lasciati ispirare dalle onde dal mare a settembre
Quando non c’è più gente
Quando siamo solo noi sul bagnasciuga e non c’è niente
Ma il sole è ancora forte
Lascia che la tramontana soffi via tutte le sofferenze
Disgrazie e malasorte
Lasciati ispirare dalle stelle nel buio della notte ad agosto
Ognuna al proprio posto”
–Ispirazione, Inoki feat. Noemi
Ed è con questa citazione ad “Ispirazione” che l’artista da modo di ricercare una certa spiritualità e ad una comunicazione con la propria anima e con il mondo che lo circonda.
Noemi riesce, grazie ad un ritornello soul dalle tinte magiche, ad accompagnare Inoki dando vita ad una traccia puramente mistica.
Questa ricerca di ispirazione viene affrontata anche nella traccia “Immortali” in cui l’artista da vita ad una vera e propria ode verso la natura:
“In piena sintonia con la natura e la sua sinfonia
In empatia con la sua energia
Il sale dello ionio disinfetta tutto questo odio
Ogni ferita aperta, in questo uomo”
–Immortali, Inoki
Fabiano si sente rigenerato dalla comunicazione della propria anima con l’energia della natura che riesce a far dimenticare l’ipocrisia, la crudeltà e la corruzione presente nella nostra epoca narrate per tutto il resto dell’album.
La vita senza fissa dimora è argomento centrale nell’ultima traccia denominata appunto “Nomade” in cui, tramite il racconto della sua esperienza senza insediamento stabile che lo ha portato, partendo da Milano in cui ha vissuto un periodo difficile come cantato in “Duomo”, fino al Salento.
Ed è proprio in questa ultima tappa che il il rapper riuscirà a trovare la tanto ambita e travagliata spensieratezza grazie al paesaggio salentino, ai suoi colori e ai suoi sapori ammirati in “Bandiera”.
MedioEgo è solo una tappa della vita da cittadino del mondo di Inoki e che ci fornisce delle lezioni che vanno oltre la tecnica e lo stile.
Un disco dalla struttura ampiamente definita e dal significato ricercato che si offre come spunto per far riflettere l’ascoltatore su un tema complicato e su una necessita di cambiamento che porti al miglioramento della società odierna.
“Forza e coraggio, all’inizio partivo da solo, in pullman o in treno
Adesso con una famiglia fantastica in viaggio col cielo sereno
Il vento alle spalle, la voglia di andare a conoscere ancora
Nuove persone, nuove culture, scrivere un altro pezzo di storia”
–Nomade, Inoki
Di Modesto De Luca
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