Deserto del Colorado. Mezzogiorno di fuoco. Una strada divide in due un paesaggio assetato, che anela sotto l’arsura di un Sole che massacra: l’asfalto evapora sotto la vampa e in lontananza sfrigola come olio bollente. In lontananza un bar dimenticato da Dio, coperto di polvere, lascia aperte le sue porte ai pochi avventori. Ovunque sabbia, cactus e qualche covone.
E’ in questa desolazione che sfreccia una lowrider fiammante. Riesci a sentire il rombo delle sue marmitte? A bordo ci sono due redneck: bastoncino tra i denti, giubbotto di jeans smanicato, facce arrostite dal sole. I loro nomi sono Noyz Narcos e Fritz Da Cat e il loro bolide è targato “Localz Only”.
Ci sono album che sono il loro immaginario, che vivono nelle loro sonorità, che si slegano dai loro testi e camminano nelle loro atmosfere. Quando il 14 maggio del 2015 Noyz Narcos e Fritz Da Cat rilasciarono il video di quella che sarebbe stata la title track di “Localz Only” stavano srotolando la pellicola di un film, il trailer di un progetto che sarebbe arrivato per intero solo quindici giorni dopo: nel videoclp riders del deserto rincorrono il prete di una parrocchia isolata in un’atmosfera da Far West, il curato tira fuori un mitra e crivella uno dei gringos, gli ruba tutti i soldi prima di scappare nell’automobile guidata da Narcos Noyz e Fritz Da Cat.
I visual sono accompagnati da una traccia lunga tre minuti senza ritornello dove le rime si susseguono come il trotto di un cavallo in un rancho, irrefrenabili: a scandirne il passo sono le chitarre di un beat che sembra uscito dal sitar di lone ranger.
Il titolo del singolo, che sarà quello del secondo joint album di NN, è una dichiarazione di guerra. “Localz Only” rimanda al gergo dei surfisti e richiama il cartello che su alcune spiagge gli sportivi affiggevano per segnalare che il luogo era aperto “solo ai locali”, solo a chi realmente in grado di domare le onde. Solo addetti ai lavori, insomma, nessun turista occasionale: il progetto, fin dal suo esordio, non vuole includere, ma mette delle distanza tra chi si è avvicinato all’HipHop per caso e chi il mare del rap lo conosce come il palmo della sua mano.
In questo disco Noyz sembra voler continuare un discorso iniziato con “Monster” e che rappresenta il vero giro di boa della sua carriera: NN si trasforma e non è più cantore degli Inferi, il menestrello dell’horrorcore italiano, ma un rapper che nella penisola ha assunto lo statuto di leggenda.
L’MC è immerso fino al collo nello “stupido gioco del rap”, e, così come nel suo disco precedente, in “Localz Only” c’è la volontà di sottolineare di essere il migliore, di autocelebrarsi, affermare con forza di essere un punto di riferimento per il genere, per gli altri c’è solo spazio per qualche stanca imitatazione. “El Padre”, tra tutte forse la traccia che più si avvicina a “Monster”, Noyz ribadisce con forza il concetto:
Sopravvissuto al tempo come ‘na Sfinge
Noyz Narcos & Fritz Da Cat – El Padre (Localz Only, 2015)
Impara dai più grandi, vedi l’orgoglio andare giù in gola […]
Ho visto cosa avete in mano e vale niente
Ho cinque carte dello stesso seme
Questa sera Dio mi vuole bene
“Localz Only” è desertico, essiccato come i toni della sua copertina, e per ingoiarlo serve fatica, nonostante i 35 minuti di durata, lunghezza insolita per un progetto rilasciato anni fa.
I secondi nell’album pesano come i colpi di un revolver sparati contro le bottiglie: l’album è profondamente rap, pur attingendo ad un immaginario lontano da quello a cui Noyz aveva abituato i suoi ascoltatori: gli zombies del Verano lasciano il passo all’autostrada dell’inferno del Nuovo Messico, i crani sfondati dalla droga si trasfigurano nei lineamenti scavati dei bandoleros del Nevada, gli sputapalline dei vicoli della capitale si fanno narcotrafficanti dei cartelli al confine del Sud. “Localz Only” è western, dall’inizio alla fine.
Ascolta gli arpeggi di “Dal Tramonto all’Alba”: lo vedi il canyon? Il coyote che ulula alla luna? Dietro la traccia c’è un film di Tarantino che scorre sotto gli occhi degli ascoltatori, che assistono al palleggio di Salmo e Noyz, perfetti cantori di una notte desertica
È una notte in piena luna estiva e, brah, ho finito la saliva
Noyz Narcos & Fritz Da Cat – Dal Tramonto All’Alba feat. Salmo (Localz Only, 2015)
Il mio cuore vibra come quando l’alba ci assaliva
Sulle armoniche di “The World ain’t be ready for me” Noyz apre uno spaccato sulla sua carriera, la fame degli inizi, le cicatrici che bruciano sulla pelle e la consapevolezza di una vita veloce destinata a lasciare qualcosa a chi verrà dopo: il brano sembra la malinconica confessione di un disperato al bancone, al decimo chupito di Mezcal.
Il basso di “Polvere di Stelle”, che tanto richiama i banjo dei mariachi, ci porta in un motel sulla highway in cui Noyz ci racconta una relazione d’amore dilaniante, distrutta dal sesso e dalla droga. Il velo di malinconia della traccia è tutto negli archi che la chiudono e nei vocals black dell’outro. Il brano sembra essere una riscrittura della “My Love Song” di Monster, la vera prima collaborazione tra Noyz e Fritz Da Cat.
Lei tira polvere di stelle e balla in stanza nuda
Noyz Narcos & Fritz Da Cat – Polvere Di Stelle (Localz Only, 2015)
Esce ad abbronzarsi col chiaro di luna
Lei tira polvere di stelle e balla in stanza nuda
E-E-Esce ad abbronzarsi col chiaro di luna
Ambiente e atmosfera. “Localz Only” è un joint album, a cui non lavorano due rapper, ma un rapper all’apice della sua carriera e forse il più storico produttore di rap in Italia. L’album è un lavoro di coppia, che non sta in piedi solo nelle barre di Noyz, ma che pulsa nelle produzioni di Fritz. I due nel disco dialogano costantemente, costringendo l’uno nella dimensione dell’altro e osservare la contaminazione è la vera cifra stilistica del progetto: Fritz trasporta Noyz in un’atmosfera nuova, per la prima volta lontana dall’oscurità dei viscidi sotterranei della capitale e lo reinventa nel country, nel blues e nel jazz delle produzioni di un progetto che, pur facendo di tutto per uscire dai canoni del rap, resta puramente HipHop.
Ne sono testimonianza i featuring del disco: Jack The Smocker e Ensi domano al lazo “Respect The Hangover”, uno dei brani più spietatamente tecnici del disco. Il produttore firma il progetto e si prende i suoi spazi: leggendario è l’”Interludio” del disco, interamente strumentale, che sembra il sottofondo di uno scontro armato tra due cowboys che contano dieci passi prima di voltarsi e sparare; mentre la strumentale di “Monumenti” unisce le due anime che si scontrano nel disco: se le strofe di Noyz sembrano richiamare le atmosfere industrial del primo Busta Rhymes, il ritornello è il lento tramonto che chiude un film di Sergio Leone, con una malinconia viscerale che impregna il testo di Noyz.
Come dire: “Non si scrive sopra i monumenti”
Noyz Narcos & Fritz Da Cat – Monumenti (Localz Only, 2015)
Come dire: “Sta tutto a finire”, hell no
“Localz Only” esce il 1 giugno del 2015 ed è la benedizione di un’estate caldissima, l’apertura della calda stagione, quella stessa asfissiante “Estate in Città” che Marra cantava qualche anno prima. L’Urbe compare, nella sua desolazione, costantemente citata da Noyz, lungo tutto il progetto, Roma stessa sembra la “città decadente” del ritornello di “Monumenti”.
La domanda sorge spontanea: e se dietro il deserto western di Localz Only si celasse la Capitale? Se il western non fosse altro che una trasfigurazione della narrazione di strada alla quale Noyz ha abituato il suo pubblico fin da “Non Dormire”? L’impressione è che NN, ospite di Fritz Da Cat abbia quasi, camaleonte nelle steppe, assunto le sembianze delle atmosfere del disco e cambiato la semantica del suo vocabolario, trasportando nella lunga notte del Gran Canyon la “Calda Notte” della sua Roma.
Alla fine del progetto il sole cala e l’inquadratura si restringe ad piccolo cerchio su uno sfondo nero: in lontanza sfrecciano via il rapper e il produttore, loro, Walther White e Jessie Pinkman a El Paso, protagonisti assoluti del loro film. Written & Directed by Noyz Narcos e Fritz Da Cat.
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