Lo scorso 29 Maggio siamo stati invitati alla conferenza stampa di “Brava Gente”, ultimo progetto che nasce dalla collaborazione tra Ensi e Nerone, due rapper tanto influenti nel mondo del freestyle quanto storici ed importanti per la cultura hip-hop italiana.
Dopo l’arrivo nella città di Milano – veramente un’epopea tra cambi di mezzo e incidenti di percorso – raggiungo la location dell’evento. Non c’era un teatro ad accoglierci, né un locale adibito alle conferenze, bensì un pub. Sì, l’evento si è svolto all’interno di un pub. Appena entrati all’interno del locale, gli addetti ai lavori ci hanno accompagnato nella sala posta nel retro e ci fanno accomodare sui dei banchi di fronte ad un piccolo palco decorato da una libreria che fungeva da cornice ad un maxi schermo sul quale era proiettata la copertina del futuro album con un remainder della data di uscita.
In totale linea con la campagna pubblicitaria incentrata sulla ristorazione sviluppata sui social, dopo pochi minuti dall’arrivo viene consegnata a tutti i presenti un foglio intitolato “MENU DEL GIORNO”, dove vi era una breve tracklist su cui era presenti i brani che ci avrebbero fatto ascoltare in anteprima e sotto ogni traccia era presenta il piatto corrispondente al brano.
Successivamente hanno fatto il loro ingresso i due rapper che si siedono su due poltrone poste sul palco di fronte allo schermo e, dopo aver salutato la sala, non si perdono in chiacchere e cominciano immediatamente a raccontarci il progetto, il suo sviluppo e come sono legate fra di loro le varie tracce.
Il primo aspetto su cui i rapper si concentrano è la copertina e la sua interpretazione che vede entrambi raffigurati in abito semi-elegante seduti attorno ad una tavola. Osservando il font del titolo, i colori utilizzati e l’immagine nella sua completezza, risulta abbastanza palese l’influenza ricevuta dal film “Goodfellas” e da tutto il filone dei gangsta-movie che vanno dagli anni ’70 agli anni ’90, inoltre Ensi stesso conferma che l’immagine del tavolo non è altro che un richiamo all’italianità e alle sue tradizioni.
Come se già l’iconografia del disco stesso ci stesse dicendo che il rap sta diventando anche per noi un piatto tipico nazionalpopolare.
Allontanandosi dalla copertina per spostarsi verso la creazione vera e propria, la parola d’ordine di “Brava Gente” è sinergia; su più battute della conferenza, sia Ensi che Nerone sottolineano l’importanza del lavoro di coppia, dell’intesa e della loro sinergia, non solo sotto il profilo professionale bensì sotto quello umano, legati da una forte amicizia che riesce a trascendere la sfera musicale. I due, scherzosamente, sono venuti in contatto le prime volte grazie ad una controversia sulla Playstation 4 – sì, esattamente – risolta con una stretta di mano. Lì Ensi e Nerone hanno capito di appartenere alla brava gente. Poi, trovandosi in studio insieme per fare delle strofe a dei colleghi, si sono resi conto di quanto loro due insieme potessero rendere al meglio nello stesso brano e hanno iniziato a collaborare. Dapprima doveva essere un EP ma sono finiti per dire “sai che c’è? Facciamo un album”.
Ovviamente, però, per confezionare un prodotto così funzionale, curato e ben riuscito, non ci si può avvalere della “semplice” amicizia, deve esserci quel legame mentale anche afferente al mondo della musica. Infatti come ci confermano i due MC, la spontaneità e la genuinità con cui è stato prodotto il disco, sono figlie dell’ineguagliabile amore verso la cultura Hip-Hop che questi due pilastri dimostrano anno dopo anno, portandogli così ad avere numerosi punti di incontro sui gusti musicali e sulle influenze, anche linguistico-lessicali, che Nerone ed Ensi condividono (dai film, alla comicità, al gusto per la punchline ecc.).
Dopo queste brevi premesse, passiamo all’ascolto in anteprima delle tracce scelte dai rapper per la nostra conferenza e dopo pochissimi istanti di ascolto tutta la sala non ha un’ombra di dubbio: questo è rap, puro e crudo.
In quel momento ho quasi avuto un’epifania: realizzo che non ascoltavo questa tipologia di disco da parecchio tempo. Mi riferisco ad un album rap che si definisce tale ed è orgoglioso di appartenere alla cultura HH, senza la minima presenza di contaminazioni forzate o di canzoni con un taglio pop evidentissimo spacciate per “un’evoluzione del rap”. Nulla di tutto ciò, “Brava Gente” è diverso, è HH in tutte le sue forme e sfaccettature, e ama essere tale. Nerone, inoltre, ha evidenziato come, l’aver avuto sempre una carriera nel mezzo, mai troppo seria, ha permesso ad entrambi di poter fare un lavoro simile, così autoironico ma anche così tanto rap.
Al termine di questo listening, i due artisti iniziano a parlarci del ruolo cruciale che i produttori hanno ricoperto all’interno del progetto. Per introdurre il discorso Ensi, si riallaccia al concetto sulla sinergia precedentemente espresso, calcando la mano sulla necessità di dover incontrare personalmente in studio ogni singolo producer, facendoci l’esempio di quando da Torino e Milano i due rapper viaggiarono fino a Roma per registrare un brano con Sine. Su questo argomento si conferma concorde con Ensi anche Nerone, che non nega di aver avuto un recente periodo in cui, a detta sua, “Non si divertiva più come prima”. Il contatto umano con i vari collaboratori ha giocato un ruolo imprescindibile sia per la personale riscoperta umana dei due artisti sia per l’espressione artistica.
A questo punto del nostro incontro si è parlato dei featuring e della scelta di questi ultimi, che a detta dei due rapper, non sono stati scelta per la loro nomea o sul quanto siano sulla cresta dell’onda in questo preciso momento storico. Tutte le collaborazioni presenti in questo disco sono dettate dall’amicizia, dal rispetto reciproco e dall’ammirazione artistica vicendevole; Ensi e Nerone non hanno cercato nomi che potevano piacere agli altri o ai novizi. Come ha sottolineato Ensi, “la brava gente ha risposto alla chiamata”. Il racconto della scelta dei featuring viene poi correlato ad una frase pronunciata da Nerone che racchiude tutti i discorsi fatti precedentemente su questo progetto: ”Non è un disco in cui dimostriamo che abbiamo ancora da dimostrare”.
Da questo punto gli artisti si zittiscono per lasciare spazio a domande e curiosità da parte dagli inviati lì presenti, anche se, vista la chiarezza delle spiegazioni fatte fino a quel momento, non c’era rimasto molto da chiedere, perciò mosso dalla curiosità personale faccio una timida domanda sulla promozione su Instagram.
“Per quanto riguarda il concept del disco, voi siete comunque partiti da Brava Gente ricollegandovi all’immaginario di “Quei Bravi Ragazzi” unito all’idea della ristorazione. Come vi è venuta in mente il collegamento? Come si inserisce? E se ci volete dare qualche anticipo sul come si andrà a sviluppare all’interno del disco… fate pure!”
ENSI: ”Allora nel disco non si sviluppa, cioè non vi aspettate che questa cosa della cucina sia un file rouge che poi si mantiene, è stata più perché vedendo la copertina sapevamo che avremmo fatto la tavolata, una cosa che ritagliasse l’italianità, aggiungi un posto a tavolo o guardaci quello che vuoi tu, pure Caravaggio se vuoi per via dei colori cupi, noi ci teniamo ma non possiamo mettere tutti i puntini sulle “i”, altrimenti è pure difficile arrivare al punto della questione se tratti troppi concept. La comunicazione è stata diretta, io e Max siamo conosciuti anche perché facciamo battute, siamo fan della stand up comedy e volevamo risultasse”.
NERONE: “Sta cosa è nata per la promo brò, volevamo trovare qualcosina per annunciare i featuring e le collaborazioni. Basta le solite foto vecchie o la descrizione lunga dove racconti la storia, volevamo qualcosa di diverso”.
Finita la parte più “formale” ci spostiamo al bacone nella sala principale dove ci aspettava un buffet con i piatti presenti nella tracklist sopracitata. In pratica abbiamo LETTERALMENTE mangiato la tracklist, perché i piatti lì scritti poi erano nel buffet. Dopo una mangiata e una bevuta di birra salutiamo i due artisti – fra l’altro, disponibilissimi con tutti – ringraziandoli e ci allontaniamo dal locale.
Dopo l’ascolto del disco possiamo tranquillamente affermare che “Brava Gente” è un album rap senza mezzi termini, che vanta la presenza di ben 8 ospiti e 12 produttori differenti (2nd Roof, ADMA, Andry The Hitmaker, Big Joe, Crookers, DJ 2P, Don Joe El Verano, Luciennn, Salmo, Sine, Sixpm e Strage) il tutto amalgamato e tenuto insieme da due pilastri della scena hip-hop urban italiana. Un disco fatto da chi ama la cultura hip-hop per chi la ama altrettanto.
Disclaimer: il disco funziona anche spezzettato, ma i due artisti richiedono di ascoltarlo in ordine.
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