La notizia più calda del momento è senza alcun dubbio la presunta esclusione/non esclusione di Junior Cally da San Remo e su ciò si è detto di tutto. Ma andiamo ad analizzare più a fondo l’accaduto e cerchiamo di capire cosa sta succedendo veramente.
La Storia, “Chi cazzo è Junior Cally?”
Junior Cally, rapper classe 1989 è uno dei nomi più conosciuti della nuova scena romana, che attraverso delle Hit virali come Magicabula, un piano di Marketing geniale con la sua immagine accattivante di rapper mascherato e un discreto talento dimostrato sia realizzando un disco solista senza featuring e autoprodotto, sia andando a Real Talk è riuscito ad affermarsi come uno dei nomi più interessanti del momento che in soli tre anni vanta molti singoli, due dischi ufficiali e svariati featuring. Di recente è stato scelto per partecipare al settantesimo Festival di San Remo condotto da Amadeus.
Da dove nasce la polemica? “Streghe”
“Se non trovo spazio per colpa di sto settantenne del cazzo,
Che ascolta i miei pezzi e nemmeno comprende il linguaggio”
-Emis Kill, Donald Trump, 2018
Il testo che è stato vittima di accuse sia da personaggi politici dalla dubbia credibilità sia da un’infinità di gruppi facebook popolati da persone adulte non addentre al mondo musicale. Il tutto nasce fondamentale da un’incomprensione e probabilmente dalla voglia di far polemica. Facciamo luce, quindi, su questo fraintendimento.
A San Remo il buon Cally è stato accusato di sessismo e violenza per aver affermato di aver “ucciso” sia altri rapper che la Gioia “protagonista” del brano.
Qui putroppo la colpa va data all’ignoranza delle persone coinvolte, in quanto, un “rapper che ne uccide un’altro” non è altri che un modo di dire, una licenza lirica che caratterizza il linguaggio di questo genere musicale, che sta ad indicare un attacco verbale al quale la persona non può rispondere poichè in palese torto o eccessivamente umiliata(Il brano attacca un tipo di ragazza facile che si comporta in un certo modo all’oscuro dei suoi genitori).
Permettendomi un appunto, trovo assurdo che queste cose vadano spiegate a gente che nel 2020 lavora con i media ogni giorno, quali giornalisti, presentatori e addirittura politici.
Cè puzza di Ipocrisia nell’aria
Critcare Junior Cally in quanto sessista e violento, non solo è sbagliato, ma è addirittura un controsenso se pensiamo a quel che la televisione trasmetteva quando coloro che muovono le critiche avevano vent’anni. Viene spontaneo pensare a Vasco Rossi, idolo di moltissimi adulti, che, citandolo testualmente “la coca cola se la porta a scuola”, o Jovanotti che andava ai concerti con il pantaciclista che non lasciava eccessivo spazio all’immaginazione, cito infine Max Pezzali, che con Te La Tiri, canzone presente in Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, disco d’esordio degli 883, passava, anche se in modo diverso, lo stesso messaggio del rapper romano.
Ovviamente si potrebbe continuare per ore ad elencare artisti apprezzatissimi da questi leoni da tastiera troppo cresciuti che sono stati, o sono tutt’ora un pò troppo sopra le righe per i loro standard, andando anche a scomodare nomi come Guccini(“Godo molto di più nell’ubriacarmi, oppure a masturbarmi o al limite a scopare” L’Avvelenata) o De Andrè(“Poterti smembrare coi denti e le mani, sapere i tuoi occhi bevuti dai cani” Via della Croce) per non arrivare a parlare della poesia che viene insegnata nelle scuole che spesso è addirittura più cruda.
In Conclusione
Dovremmo quindi privarci di tutti questi artisti? Assolutamente no, è come dire che i film di Wes Craven o di Tarantino istighino all’omicidio. La censura, è essenzialmente una cosa stupida dettata unicamente dalla paura di uscire dalla propria zona di confort, senza rendersi conto, che spesso e volentieri, siamo quel che vorremmo censurare.
Di Giordano Conversini
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