“Blue Tape” è l’ultima fatica di Rondodasosa, annunciato a metà marzo con una grande rivelazione insieme alla data di uscita: “13 tracce, no feat”.
Quanti di noi saranno rimasti stupefatti da questa dichiarazione, che in base al recente periodo del rap italiano, può sembrare una cosa impossibile, quasi un’utopia. Un big italiano (perchè questo è diventato Rondo in tre anni) si sarebbe apprestato a un progetto interamente da solo al microfono, senza alcuna collaborazione che sia straniera o italiana.
La scelta di non condividere alcuna traccia con altri colleghi al microfono è una forte presa di posizione di Rondodasosa, proveniente da un anno di carriera molto importante per diversi aspetti.
Il 2023 di Rondodasosa: un anno chiave
Il 2023 è stato un anno in cui il rapper ha palesato un’importante crescita artistica e tecnica, sia nei tanti singoli pubblicati pre-tape, sia nel joint album “Motivation 4 The Streetz” con Artie 5ive, imponendosi, tra il pubblico più giovane, come uno dei dischi più freschi del rap mainstream italiano dell’anno.
Uno dei punti a sfavore di Mattia è sempre stata la poca stima di cui gode tra il pubblico italiano del genere, mentre l’Europa subiva tutta la sua carica internazionale. Il 2023 è stata una tappa importante per Rondodasosa perché c’è stata una generale rivalutazione della sua proposta musicale in Italia, anche grazie a degli evidenti miglioramenti e al buon riscontro che ha avuto la collaborazione con Artie 5ive, riuscendo a dimostrare una grande duttilità inaspettata fino a quel momento.
L’assenza di featuring in “Blue Tape” quindi, rappresenta la consapevolezza di Rondodasosa di poter riuscire a dare il meglio di sè senza l’aiuto delle solite 16 rime usa e getta che hanno la sola funzione di targare una canzone con un grande nome affermato.
E se da una parte ci sono i successi, dall’altra ci sono le ombre e i fantasmi, perché sono tante le voci che parlano di una rottura con la Seven 7oo, o gli articoli di giornale che accostano il nome del rapper alla causa scatenante della sparatoria di cui Shiva si è reso protagonista l’11 luglio 2023.
Il 2023 di Rondodasosa insomma, ha sicuramente influito nella scelta del rapper di voler fare da solo questo progetto, un po’ per prendersi la sua approvazione, un po’ perché aveva bisogno di dire tante cose, un po’ perché spesso è meglio fare da soli quando sono in tanti a strisciare intorno al tuo talento.
“Blue Tape”, tutte le sfaccettature di Rondo, musicali e non
“Blue Tape” ha la struttura di un classico mixtape, non c’è un vero e proprio concept a fare da fondamenta all’intero progetto. Nel disco emergono tutti gli svariati stili seminati qua e là nella produzione di Rondodasosa, da “Giovane Rondo” ai più recenti singoli come “Pack a Punch Freestyle”.
“Good Day For Kill Somebody”, prodotto da Nko sul sample del brano “Gettin’ It On” di Playa Fly, dimostra la crescita di Rondo nel flow e delivery, oltre ad una sempre apprezzata reference alla cultura Hip Hop con l’utilizzo degli scratch.
In “2+2” emerge il lato più trap esplorato nel primo EP da Rondo prima di dedicarsi quasi per intero alla drill. Particolarmente interessante è il flow di “2016”, in cui Mattia ci fa fare un vero e proprio viaggio nel tempo grazie al gergo del periodo aureo della trap e alle configurazioni musicali che lo hanno contraddistinto.
Menzione particolare per il brano “Doppio Taglio”, prodotto da HOODINi in cui Rondodasosa sembra parlare di un’arma in modo personificato, come se essa fosse la donna amata. Un brano importante che segnala un altro aspetto di crescita.
”Ti amo così tanto che per te rischio la galera, ma ne vale la pena rischiare
Rondodasosa – Doppio Taglio (Blue Tape, 2024)
Se sono in pericolo, so che ci sarai tu a guardarmi la schiena
Il tuo fascino fa correre tutti perché sei malefica
Solo tu sai mettere fine ed ogni volta ne fai una tragedia”
I brani che risultano un po’ stucchevoli e soprattutto ridondanti a livello di tematiche sono quelli in cui Rondo parla dei nemici e di chi l’ha tradito. In questi contesti, il rapper assume una narrazione poco singolare e già vista in tanti casi, e per questo brani come “Get Back” peccano di caratterizzazione per quanto musicalmente risultino funzionali e tecnicamente interessanti.
In “Hustler” viene ribadita la volontà di dimostrare il suo talento, e se le strade sono difficili, bisogna fare affidamento su di esso per poterne uscire, perché ti rimangono dentro e non si cancella il ricordo delle trenches:
“So che questa strada non è easy
Rondodasosa- “Hustler” (Blue Tape, 2024)
Ma ho bisogno davvero di dimostrare ciò che sono (Ciò che sono)
Tutta questa gente non capisce
Sono solo un ragazzo che prova a inseguire il suo sogno”
La scelta di non far seguire solamente ad Nko la produzione del mixtape ha permesso all’artista di cavalcare più suoni contemporaneamente e di palesare tutte le sue le sue qualità. Sono tanti i produttori del disco, e oltre quelli già citati in precedenza, hanno contribuito Sadturs e KIID, Rivreck, Zorza.808, Pses & Tusk, MIles.
Non stiamo parlando del progetto migliore dell’anno o del rapper più forte d’Italia, ma “Blue Tape” è una chiara ed evidente dimostrazione del fatto che Rondodasosa sta andando incontro ad una crescita consapevole iniziata già nel 2023. La scelta attuata, ossia quella di prendersi tutto lo spazio disponibile, può aiutare a stimolare i più scettici a dargli un’opportunità. E vista la sua giovane età, è solamente l’inizio.
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