Il 19 Aprile 2023 dopo i numerosi spoiler sui vari canali social degli artisti coinvolti è uscita la posse track di Night Skinny in collaborazione con: Nerissima Serpe, Artie 5ive, Tony Boy, Papa V, Low-Red, Digital Astro e Kid Yugi.
Ci troviamo davanti ad uno dei prodotti più inaspettati e allo stesso tempo interessanti dell’anno per una serie di motivazioni.
Night Skinny dopo l’enorme successo del suo producer Album “Botox” (che abbiamo recensito qui) decide di prendersi lo spazio da Mecenate della scena dando spazio, su una sua produzione, alle nuove leve dell’industria italiana.
Il producer ha creatore un qualcosa che, vista la qualità del risultato, ci riporta ad un concetto di coesione tra gli emergenti simile a quella vista con l’ormai celebre “Bimbi”: l’unione di quella scena, come ben sappiamo, ha rivoluzionato l’industria nel 2016.
Ora noi non siamo qui per fare paragoni qualitativi poiché sarebbe ingiusto e alquanto sterile, piuttosto mi soffermerei sull’impatto generato dai due eventi e sulle motivazioni che lo hanno creato.
Vediamo da vicino perché “Players Club ’23” (Knights Of The Posse) si candida a rappresentare il Second Impact del rap italinao
Se guardiamo il corso degli eventi con una visione ciclica, si arriverà ad un punto di massimo splendore che, purtroppo o per fortuna, verrà susseguito da un periodo di buio. L’incontro di questi due momenti rimescolerà le carte, creando un qualcosa di nuovo in una nuova sintesi.
Questa la chiave di lettura filo-hegeliana ci aiuterà a capire le motivazioni di questi due eventi fondamentali della nostra scena.
In entrambi i casi ci siamo trovati davanti a un’industria musicale che, dopo un periodo florido, ha vissuto nella stagnazione ed è proprio da questa condizione che è partito il decollo. Se nel primo caso avevamo bisogno di un qualcosa di nuovo che ribaltasse gli schemi offrendo agli ascoltatori un prodotto inedito, nel secondo la situazione storica è ben diversa.
Il 2016 ha portato il Rap/la Trap nelle classifiche, di conseguenza, facendo diventare il genere mainstream, si è allargato anche il bacino d’utenza degli ascoltatori e degli emulatori sempre più accecati da quel lusso e da quello stile di vita importato dall’America dai pionieri della scena nostrana. Chi prima, da bambino, voleva fare il calciatore per la vita che conduceva, dopo il 2016, vuole fare il rapper. C’è stato un cambio di paradigma.
Un numero sempre più considerevole di ragazzi si sono approcciati al genere per spirito di emulazione più che per passione (cosa che muoveva i ragazzi della scena 2016), portando una quantità enorme di prodotti senza identità, avendo come scopo principale la notorietà.
Questo periodo buio forse vede la fine.
Night Skinny, in “Players Club ’23”, porta dall’America un Format molto simile all’XXL Freshman Cyper: facendosi un bel giro per lo stivale seleziona sette giovani artisti degni di poter spaccare un suo beat e forse capaci di sovvertire l’ordine a suon di rime e di flow, scatenando il second Impact (volendo citare il celeberrimo anime Neon Genesis Evangelion) che potrebbe, a questo punto, creare il nuovo trend della scena musicale italiana.
Ognuno di loro si sta costruendo una carriera degna di nota. I nuovi volti proposti da Skinny emergono dalla massa proprio perché sono mossi dall’amore per questo genere. Analizzando i loro brani solisti si riscontrano contenuti e tecniche notevoli: tutti portano una loro interpretazione personale del genere identitaria e per niente ripetitiva.
La base di partenza è pressoché la stessa: tutti guardano in America ma non si soffermano allo strato superficiale. Gli interpreti del brano, ognuno a modo suo, scava fino in fondo per poi riportarci ciò che hanno studiato e rielaborato in base ai loro gusti e alle loro esigenze espressive. Il digging diventa motivo e motore d’esistenza della loro carriera.
Gli artisti in questione sono molto diversi tra loro – elemento molto interessante – ma nonostante ciò risultano ben amalgamati all’interno del progetto. Forse il merito è dello zio Skinny e della sua capacità gestionale maturata nel corso della realizzazione dei suoi precedenti progetti pieni di artisti.
“È la nuova scuola baby, il punto di rottura”
Probabilmente la barra più esplicativa di quello che sta per succedere.
È questa forse l’alba di una nuova era?
Nessun commento!