Di Make Rap Great Again abbiamo già parlato qualche anno fa, facendo un punto della situazione all’inizio della cosiddetta “fase 2” del progetto, però, quando si ha a che fare con una realtà indipendente così produttiva, lo stato dell’arte delle uscite merita continui aggiornamenti.
Rilasciando più di trenta album in soli cinque anni, il collettivo capitanato da Gionni Gioielli ha costantemente rappresentato un’alternativa di qualità al mercato mainstream, scovando giovani talenti come Armani Doc, RollzRois, Toni Zeno e GENTLE T e valorizzando veterani dell’underground del calibro di Montenero, Blo/B, EliaPhoks, Lil’ Pin, Gionni Grano e, chiaramente, lo stesso Gioielli; ad alimentare il culto c’è stato il supporto partecipato di artisti da tutta la penisola, tra i quali Danno, Gianni Bismark, la Lovegang126, Ensi, Egreen, Nerone, Inoki, Stokka, Madbuddy, Louis Dee e tanti altri.
Il risultato? Dischi pieni zeppi di barre e samples ricercati (accompagnati da edizioni limitatissime in cd, cassette e vinile), che hanno sensibilmente contribuito al rinnovamento di una scena da anni stagnante e ripetitiva, scrollandosi di dosso le ipocrisie tutte italiane sull’underground con l’obbligo di messaggio impegnato e riaccendendo progressivamente l’interesse del pubblico.
Ora ci ritroviamo a recensire The Greaters, ultimo corale atto del collettivo, pubblicato il 31 agosto 2021, a cinque anni esatti dal rilascio di Young Bettino Story di Gioielli.
Purtroppo anche il giovane Bettino pare dirigersi verso Hammamet, quando qualche settimana fa, ha annunciato lo scioglimento di MxRxGxA; la notizia ha sicuramente scosso i fan, ma ha ancora una volta messo in mostra la dignità e la fierezza dell’intero collettivo, deciso ad interrompere il progetto al massimo delle energie piuttosto che trascinarlo a oltranza.
La formula di The Greaters è quella a cui Make Rap Great Again ci ha sempre abituato, ovvero album dal concept limitato esclusivamente al titolo dei brani, all’estetica del progetto, agli skit e a qualche punchline: in questo caso, il tema è il Wu Tang Clan e ogni brano porta il nome di un membro della crew; anche la copertina è un omaggio all’artwork di The W, terzo disco del gruppo statunitense.
L’album è un progetto members only: ci sono solo i rapper che hanno fatto parte del viaggio, ovvero Gionni Gioielli, Blo/B, Gionni Grano, Armani Doc, RollzRois, EliaPhoks, Montenero, Lil’ Pin, Toni Zeno e GENTLE T, decisi a dare spettacolo con le barre, tutti insieme sotto lo stemma del garofano per un’ultima volta.
Tra gli episodi più riusciti ci sono sicuramente Method Man, rivisitazione “a luci rosse” di Aspettando il sole, Raekwon, con il tridente EliaPhoks-Montenero-Lil’ Pin in forma smagliante, e RZA, crudo finale del disco.
The Greaters è un progetto grezzo, scorretto e divertente, è l’album giusto per concludere questa avventura con lo spirito schietto e dissacrante che ha contraddistinto il collettivo sin dall’inizio.
Questo disco, ma in generale l’intero quinquennio di MxRxGxA, ci ricorda che la scena nostrana è ricca di esponenti validi, di tutte le generazioni, e che, al di là di investimenti, algoritmi e strategie discografiche, una visione artistica consapevole, ma spontanea e genuina fa davvero la differenza, soprattutto se si parla di fare il rap di nuovo grande.
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